45 giorni al voto: cosa dicono i sondaggi. Cottarelli con +Europa e Pd
Mancano 45 giorni al voto.
Sono tanti i sondaggi pubblicati in questi giorni e tutti dicono la stessa cosa: salvo sorprese, il centrodestra vincerà le elezioni. Resta da capire con quale maggioranza. Con i due terzi del Parlamento, infatti, la destra potrebbe anche cambiare la Costituzione senza ricorrere al referendum. La rottura tra Calenda e il Pd gioca a favore del centrodestra, che si avvia a conquistare ben il 90% dei seggi attribuiti con il sistema uninominale (ricordiamo che la scheda è unica, ma il sistema è misto: uninominale e proporzionale).
Secondo gli ultimi sondaggi, dicevamo, Fratelli d’Italia sarà il primo partito, il Pd subito a ridosso. La coalizione di centrodestra nettamente avanti, dunque. Ma solo il 58% degli italiani è sicuro di andare alle urne.
La coalizione di centrodestra raccoglierebbe il 46% dei consensi, il M5S si fermerebbe all’11% e il centrosinistra si attesterebbe intorno al 30%; un eventuale «terzo polo» costituito da Azione e Italia viva è valutato al 6%. Il centrodestra, quindi, conquisterebbe 122 collegi uninominali alla Camera, ben 19 in più rispetto alla stima precedente. Al Senato, invece, ne raggranellerebbe 63, 9 in più. In questo modo, calcolando anche la quota proporzionale - che alla Camera sarebbe di 121 seggi e al Senato di 63 - il centrodestra arriverebbe ad avere il 61% dei seggi complessivi a Montecitorio e il 63,5% a Palazzo Madama.
Secondo l’Istituto Cattaneo la ripartizione dei seggi alla Camera - oggi - sarebbe di 245 deputati al centrodestra, 107 al centrosinistra, 27 al M5S, 16 ad Iv+Azione, 3 alla SvP e gli ultimi 2 ad altri partiti. Al Senato avremmo: 127 seggi al centrodestra, 51 al centrosinistra, 12 al M5S, 7 ad Iv+Azione, 2 a Svp e 1 ad Altri.
Sinistra Italiana ha annunciato che candiderà il sindacalista Aboubakar Soumahoro e Ilaria Cucchi, attivista e sorella di Stefano Cucchi.
Entrambi dovrebbero essere candidati in posti “sicuri” o quasi di un'elezione.
Il centrosinistra invece ha presentato la candidatura dell'economista Carlo Cottarelli, che nel 2018 andò vicinissimo a diventare presidente del Consiglio di un governo tecnico e che in questi giorni stava scrivendo il programma dell'alleanza fra +Europa e Azione, poi cancellata. Per l'occasione +Europa ha lanciato sui social l'hashtag #ilCarlogiusto, per prendere un po' in giro Calenda.