Più ispettori sul campo e maggiore coordinamento tra Regione Siciliana e Ispettorato nazionale per contrastare gli infortuni e garantire la legalità e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Si rafforza l'attività di vigilanza grazie al protocollo d’intesa firmato dall'assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone, e dal direttore dell'Ispettorato nazionale del lavoro, Bruno Giordano. Protagonisti della trattativa che ha condotto all'intesa anche il comandante del Nucleo carabinieri ispettorato del lavoro (Nil), generale di brigata Gerardo Iorio, e il dirigente della Direzione centrale tutela, sicurezza e vigilanza del lavoro dell’Inl, Orazio Parisi.
«Con questo accordo – sottolinea l'assessore Scavone - si conclude una serrata interlocuzione che ci ha impegnati a fondo per risolvere la cronica carenza di personale ispettivo, per risolvere la cronica carenza di personale ispettivo, al momento ridotto a sole 64 unità. Oltre a prevedere la necessaria armonizzazione delle procedure e dei comportamenti, questa intesa consente agli Ispettorati regionali di utilizzare anche il personale già selezionato dall’Istituto nazionale del lavoro, in particolare i siciliani che così potranno rientrare a lavorare sul territorio regionale. Avremo così più risorse in campo e la Regione, che per Statuto ha competenza esclusiva in materia, potrà così garantire con maggiore efficacia controlli e vigilanza negli ambienti lavorativi».
Il protocollo appena siglato aggiorna le precedenti intese, l'ultima risalente al 2018. Nello specifico si è concordato che il dipartimento regionale del Lavoro, dell'impiego e dell'orientamento coordini l'attività degli ispettori del lavoro, sia regionali sia facenti capo all'Inl, ai carabinieri del Nil, all'Inps e all'Inail, nel rispetto degli orientamenti e delle direttive emanate dall'Ispettorato nazionale. Quest'ultimo fornirà supporto tecnico-giuridico e attività formative ai dipendenti regionali.
La Regione, inoltre, si impegna a favorire l'uso da parte dei propri dipendenti dei programmi di gestione e dei software già in dotazione al personale dell'Inl, così da avere flussi dati omogenei e condivisi. Prevista anche l'armonizzazione della programmazione delle attività di vigilanza. Il dipartimento regionale del Lavoro, infine, ha anche il compito di dare sistemazione logistica sul territorio siciliano al personale dell'Inl, che non ha sedi nell'Isola.
Per contrastare lo sfruttamento lavorativo e il fenomeno del caporalato, inoltre, l'assessorato ha avviato una maggiore sinergia con gli Ispettorati territoriali del lavoro e le forze dell'ordine per rafforzare le attività ispettive. Tramite il progetto “Su.pr.eme Italia” gestito dall'Ufficio speciale immigrazione è stato costituito un team - composto da un coordinatore regionale, 9 mediatori culturali distaccati nelle sedi degli Ispettorati e 3 operatori socio-legali - per supportare le azioni di controllo, la formazione e l'aggiornamento degli ispettori in servizio.