Tempo scaduto. E’ finito il conto alla rovescia e, come si era intuito quando è iniziato, il Padiglione Covid di Marsala non è ancora pronto.
Ennesima promessa non mantenuta per l’opera che è stata pensata nei primissimi mesi di pandemia, e che annuncio dopo annuncio si è trasformata in una farsa.
Tuccio D’Urso, capo della struttura commissariale per il potenziamento della rete ospedaliera, che sovrintende i lavori, in primavera, aveva annunciato a Striscia la Notizia: “In 90 giorni completiamo la prima elevazione del Padiglione che sarà operativo, lo consegniamo all’Asp arredato e corredato. I lavori sono in pienissima attività”. Da lì, su tp24, abbiamo fatto partire un conto alla rovescia, dopo l’ennesima promessa. I 90 giorni sono scaduti con la fine di luglio. E l’opera, neanche a dirlo, non è pronta.
Il padiglione delle malattie infettive del "Paolo Borsellino" doveva essere pronto a marzo 2022 stando a quanto si legge nel contratto d’appalto con la ditta che si sta occupando dell’opera. E prima ancora, la struttura, che doveva essere emergenziale, con lo scoppio della pandemia, presentata nella famosa “sceneggiata” del 3 dicembre 2020, doveva essere completata nel maggio 2021. Tp24, però, scoprì che di quanto detto in quella occasione, non c’era nulla di concreto a cominciare dal progetto esecutivo e dai soldi finanziati.
Man mano si è poi passati dagli oltre 100 posti letto e tre piani, i cui costi di realizzazione prevedevano investimenti per 19 milioni di euro, a soli sedici posti su un piano. E' la stessa Regione che ridimensiona tutto, mettendo nero su bianco che non ci sono somme a disposizione, e che si dovrà procedere solo al primo stralcio, solo un piano. Che costa sei milioni di euro.
E tanto per rendere il tutto ancora più complicato e difficile da capire, lo stesso D’Urso ha annunciato che il padiglione Covid di Marsala si farà tutto con un investimento di 100 milioni di euro per il completamento: “La Regione ha detto finanziamo il completamento dell’opera per circa 100 milioni di euro. C’è già il progetto esecutivo ed è pronto per andare in gara”. I tempi? “Per il secondo e terzo piano sono di almeno un anno da quando saranno consegnati i lavori”.
Nelle scorse settimane l’ennesimo rinvio. Il piano di potenziamento della rete ospedaliera in Sicilia è così alle prese con l’ennesima battuta d’arresto. E questo perchè da Roma deve arrivare il trasferimento di 37 milioni di euro. “Siamo indietro di un mese, un mese e mezzo”, dice Tuccio d'Urso. Alcune imprese si stanno fermando, “se non arrivano i finanziamenti il rischio è che ci sia un forte rallentamento e che gli interventi programmati possano slittare". E quindi ecco che se ne parla in autunno, se tutto va bene, per il padiglione Covid di Marsala, e per gli 82 posti di terapia intensiva e sub intensiva previsti in Sicilia.
Ormai è una telenovela.