Domani, venerdì 29 luglio alle 19,30 Mita Medici interpreterà Elena, la donna più bella e desiderata della mitologia, ma in una veste nuova, introspettiva e a tratti ironica, nell’adattamento teatrale di Salvo Bitonti, che vede Elena sul viale del tramonto, compiere un apologo sulle conseguenze della passione amorosa e di una riflessione sulla guerra
Dopo il doppio sold out della prima serata della V edizione della rassegna “‘a Scurata cunti e canti al calar del sole – Memorial Enrico Russo” che ha registrato il pieno di pubblico per il concerto “La Buona Novella” con I Musicanti di Gregorio Caimi, Luana Rondinelli, la Corale Carpe Diem e una sublime Antonella Ruggiero, la kermesse continua con MITA MEDICI in “ELENA o della passione amorosa”. Alle 19,30 l’attrice, che ha al suo attivo palcoscenici internazionali, nel teatro a mare “Pellegrino 1880”, nella Salina Genna, all’interno della riserva naturale dello Stagnone, darà vita ad una delle figure più note della mitologia greca: Elena, ma in un adattamento nuovo ed intimo, riflessivo, che ben si presta al nostro tempo che richiede di attivare spazi di pensiero. Si tratta dell’adattamento teatrale di Salvo Bitonti dall’originale di Euripide con echi da Ritsos, si può parlare di un apologo sulle conseguenze della passione amorosa e di una riflessione sulla guerra.
“Elena, ormai dimenticata da tutti – spiega il regista –, quasi una diva sul viale del tramonto, è prigioniera del proprio passato e vive in un grande teatro abbandonato. Nell’incontro che ha con lo stesso pubblico che va a trovarla su di un palcoscenico Elena compie un viaggio dentro la sua memoria. Spesso ricorda il suo amante, Paride o il marito Menelao e i personaggi del suo tempo come Ulisse e Penelope. La memoria ritorna anche agli episodi bellici che ha vissuto in prima persona e che sembrano riecheggiare recenti e attuali conflitti. Ricordi che si acuiscono nella riflessione sull’irresponsabilità altrui nel decidere del nostro destino; dove il passato è popolato da fantasmi a cui nessuno fa caso mentre gli eroismi, i sacrifici, le sconfitte e la stessa incomprensibilità della guerra sembrano non aver senso”. Accompagnano il suo monologo vecchie canzoni, quasi sussurate dall’interprete, che evidenziano l’infinita dolcezza dei tanti amori perduti.
Mita Medici era già stata “Elena” in un film nel 2007 accanto a Franco Nero. Ora torna a vestire i panni della donna che più di ogni altra incarna il mito della bellezza, sempre con la regia di Salvo Bitonti, in una edizione espressamente pensata per il teatro sull’acqua delle Saline di Marsala.
Le musiche sono a cura di Dario Arcidiacono e la scena della Scuola di Scenografia Accademia Albertina di Torino. La manifestazione ideata e organizzata dal Movimento artistico culturale città di Marsala - M.A.C., giunta alla V edizione, continua fino al 30 agosto. La rassegna intera è dedicata all’indimenticabile Enrico Russo che ha dato un eccezionale e ancora fruttuoso contributo alla crescita della cultura dell’arte e soprattutto del teatro nel nostro territorio.