Si va' verso la crisi di governo.
Una crisi voluta in primo luogo da un Movimento 5 Stelle che non ha ancora capito cosa vuole fare e cosa vuole essere da grande. Un movimento che è rimasto alla protesta e ai vaffa-day e che non ha saputo trasformarsi, pur forte di un 33%, in una matura ed affidabile forza politica di governo.
Una crisi voluta poi da un centrodestra, opportunista e più attento a cosa dicono i sondaggi, che non agli interessi collettivi.
Quanto alla sinistra, si è mantenuta fino alla fine fedele ad un governo nel quale è entrata, a mio avviso, sbagliando, perché ricordiamoci che le ultime politiche hanno rappresentato una delle sconfitte più dure degli ultimi 20 anni per la sinistra e quando si perde, ma questo è un parere personale, si va' all'opposizione.
Si andrà a votare dicevamo e lo scenario che si profila, speriamo di no, è quello di una ingovernabilità ed una instabilità che si avrà anche dopo le elezioni.
Il rischio di perdere due mesi in chiacchiere per poi non risolvere nulla è altissimo, così come è altissimo il rischio di avere un astensionismo da record, vista la disaffezione verso la politica e gli indegni spettacoli che questa continua ad offrire di se stessa.
Un saluto a chi leggerà.
Giuseppe Lauricella