“A trent'anni dalla strage di via D’Amelio è sempre vivo il ricordo di Paolo Borsellino: magistrato scrupoloso che ha saputo contrastare la mafia con la forza del diritto e l’intelligenza di uomo che ha amato la sua terra tanto da sacrificare la propria vita per il riscatto morale e sociale della Sicilia”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.
”Credo che le commemorazioni odierne debbano necessariamente ricondursi al testamento morale di Paolo Borsellino: la lotta alla mafia – ricorda Lo Curto citando il magistrato – non va relegata all’opera delle forze dell’ordine e della magistratura, ma deve essere un movimento culturale che coinvolga tutti ed abitui a sentire il fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, della contiguità, dell’indifferenza e quindi della complicità”.