“Finestre sul mondo è un sogno che coltivavo da anni. Vuole essere la conclusione di una serie di viaggi che abbiamo fatto, con altri amici. E ogni viaggio è una finestra su un pezzo di questo mondo”.
E quando Salvatore Inguì inizia a raccontare, pezzo per pezzo, ogni oggetto, ogni testimonianza che è riuscito a raccogliere in giro per il nostro pianeta, sembra di viaggiare con lui. Trasportati in Congo guardando un Nkisi, saltando in Guatemala con le coloratissime maschere in legno, per finire in Oriente con le pregiate marionette del teatro delle ombre.
Un viaggio che non può non avere una finestra, molto grande, sulla Sicilia e sull tradizione dell’opera dei Pupi. Tutto in uno spazio allestito in via Sibilla a Marsala. Uno spazio in continuo allestimento, realizzato con lo sforzo di Salvatore Inguì, da una vita nel sociale, coordinatore di Libera in provincia di Trapani, e una serie di amici. Uno spazio in cui troviamo una parte espositiva fissa, con reperti e manufatti da ogni parte del mondo.
Un’altra parte espositiva variabile, ogni mese un artista, un autore può esporre manufatti propri o altre opere, da quadri a fotografie.
Poi c’è il fiore all’occhiello. Il teatrino dell’Opera dei Pupi siciliani ad opera del maestro Angelo Sicilia. Vengono esposti i pupi siciliani, ma anche messi in scena gli spettacoli. E proprio questa sera, domenica 17 luglio, alle 18.30, ci sarà la seconda parte della storia dei Paladini di Francia.
Non è uno spazio espositivo e basta. Finestre sul mondo è un luogo di incontro interculturale, è pensato come un laboratorio. Infatti vengono messe in campo attività di realizzazione dei pupi siciliani per ragazzi dei quartieri popolari, per disabili, per chiunque voglia. Uno spazio autogestito, anche economicamente, che raccoglie per chi volesse le donazioni per portare avanti questo progetto.
“Oggi abbiamo bisogno di aprire finestre sul mondo per conoscere chi siamo, uscire dal giardinetto che ci siamo costruiti, per spaziare e avere consapevolezza che sono di più le cose che ci uniscono, che siamo inteconnessi. Finestre sul mondo - aggiunge Inguì - è l’occasione di fare un piccolo giro del mondo, attraverso il quale scoprire che la pace è più facile da costruire".