Nel 2021 l’attività economica in Sicilia è tornata a crescere ma con una crescita meno intensa rispetto a quella fatta registrare nel resto del Paese. Lo mette nero su bianco l'ultimo rapporto annuale "Economie regionali - L’economia della Sicilia" redatto dalla Banca d'Italia a fine giugno di quest'anno.
IL PIL 2021 INFERIORE DI TRE PUNTI RISPETTO AL 2019 - Nonostante vi sia stata la ripresa dell'economia nell'Isola, non è stata tale da consentire di recuperare la perdita di attività connessa con la pandemia: il livello del prodotto stimato per il 2021 risulterebbe infatti di circa tre punti percentuali inferiore rispetto al 2019. "Prima dello scoppio del conflitto in Ucraina - si legge nello studio - che ha modificato sensibilmente il quadro economico generale, la Sicilia infatti ha sperimentato una fase di forte ripresa congiunturale; vi hanno inciso le migliori condizioni epidemiologiche e l’allentamento delle misure di restrizione". Secondo le stime basate sull’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) della Banca d’Italia, dopo la forte contrazione dell’anno precedente, nel 2021 il prodotto regionale sarebbe aumentato del 5,7 per cento.
LE FAMIGLIE – "Il reddito delle famiglie siciliane nel 2021 - si legge nel report della Banca d'Italia - è tornato a crescere, beneficiando dei miglioramenti del mercato del lavoro e degli interventi di sostegno attivati per contrastare gli effetti della crisi pandemica. I consumi, anch’essi in ripresa dopo il forte calo del 2020, potrebbero risentire degli aumenti dei prezzi di beni e servizi e del calo di fiducia determinato dalla guerra in Ucraina. I rincari potrebbero avere ripercussioni più consistenti in Sicilia anche per la maggiore presenza di nuclei familiari in condizioni di povertà energetica rispetto al resto del Paese".
BENE I MUTUI CASA - Hanno fatto registrare, più che in passato, un discreto aumento delle "erogazioni dei mutui per l’acquisto delle abitazioni che, dopo un biennio di contrazione, sono aumentate in misura marcata; la clientela più giovane ha potuto beneficiare del potenziamento della garanzia pubblica per l’accesso alla prima casa. Il credito al consumo ha accelerato, tuttavia la crescita è stata inferiore rispetto al periodo precedente la pandemia".
E I PRESTITI - "I prestiti alle famiglie siciliane - continua il rapporto stilato dalla Banca d'Italia - sono tornati ad aumentare, sostenuti sia dalla maggiore domanda di credito sia da condizioni di offerta distese”. Il risparmio finanziario delle famiglie e delle imprese siciliane ha continuato a crescere nel 2021. I depositi bancari, dopo la significativa espansione dell’anno precedente, hanno rallentato; il tasso di variazione è stato analogo a quello del periodo pre-pandemico.
BENE IL MERCATO DEL LAVORO SOPRATTUTTO NELLE COSTRUZIONI – "La ripresa economica - sempre secondo il rapporto della Banca d'Italia - si è tradotta in un incremento dell’occupazione e in una riduzione del ricorso agli strumenti di integrazione salariale, in particolare nel settore delle costruzioni".
ASSUNZIONI: POSITIVO IL SETTORE PRIVATO - "Nel 2021 le nuove assunzioni nel settore privato, al netto delle cessazioni, sono tornate positive per i contratti a tempo determinato e si è rafforzata la crescita per quelle a tempo indeterminato. Come nel resto del Paese, nel corso del 2021 in seguito alla rimozione dei limiti normativi i licenziamenti sono lievemente risaliti, ma si sono mantenuti su livelli inferiori a quanto osservato nel 2019".
RESTA IL DIVARIO UOMO-DONNA NEL MERCATO DEL LAVORO - "Nel 2021 la partecipazione al mercato del lavoro è cresciuta; non vi si è però associata una riduzione dell’ampio divario di genere che contraddistingue la regione e che la crisi pandemica aveva acuito".
FORZA LAVORO FIACCATA DA MIGRAZIONE E INVECCHIAMENTO DEMOGRAFICO - "Nel medio periodo, le dinamiche regionali delle forze di lavoro risentono di quelle demografiche che, come nel resto del Paese, si caratterizzano per un progressivo invecchiamento della popolazione e in regione sono maggiormente condizionate dagli intensi flussi migratori verso altre aree".
Alessandro Accardo Palumbo
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