Si è tenuta in Prefettura una riunione, presieduta dal Prefetto Filippina Cocuzza, convocata al fine di individuare possibili soluzioni alla grave crisi di approvvigionamento idrico in agricoltura segnalata dai sindacati CGIL, CISL e UIL, nonché dalle associazioni di Categoria CIA, Confagricoltura e Coldiretti, a seguito dei provvedimenti di limitazioni d’invaso a cui è stata soggetta la diga Trinità, sita in territorio di Castelvetrano.
Alla riunione hanno preso parte l’Assessore regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, On. Toni Scilla, l’Ing. Gerlando Ginex in rappresentanza del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, il Dirigente dell’Ufficio Tecnico delle Dighe di Palermo, Ing. Calogero Morreale, il Responsabile della sicurezza della diga Trinità, Ing. Sergio Cardile, il Commissario del Consorzio di Bonifica 1, dott. Antonio Garofalo, unitamente al Direttore Generale, dott. Giovanni Tomasino, il Dirigente del Servizio di Protezione Civile Regionale di Trapani, dott. Antonio Parrinello e l’Ing. Antonino Granata dell’Autorità di Bacino – Distretto Idrografico della Sicilia, nonché i rappresentanti delle citate associazioni sindacali e di categoria.
Tutti gli enti coinvolti hanno manifestato la volontà di individuare soluzioni tecniche condivise al fine di superare la grave problematica dell’approvvigionamento idrico del bacino interessato, per salvaguardare l’economia del settore agricolo oltre, nonché i livelli occupazionali in provincia.
Nel corso dell’incontro sono state chiarite le motivazioni dei provvedimenti che hanno comportato l’abbassamento del livello autorizzato all’interno dell’invaso, necessari ed inevitabili al fine di garantire la sicurezza della diga e del territorio a valle in caso di eventi di piena, a causa di alcune problematiche di carattere strutturale dello sbarramento, dovute anche alla carente manutenzione.
I rappresentanti del Consorzio di Bonifica hanno evidenziato, tra l’altro, i gravi danni riportati agli impianti di sollevamento delle acque in seguito al furto da parte di ignoti di parte dell’impianto di sollevamento delle acque stesse e, di conseguenza, hanno rappresentato che l’ente attualmente non è in grado di poter erogare la risorsa idrica alla parte del comprensorio che si trova a monte della diga. Pertanto, al fine di scongiurare danni irreparabili alle colture, il Commissario del Consorzio di Bonifica ha richiesto l’intervento della Protezione Civile regionale per la riparazione urgente dei danni.
Tale richiesta è stata condivisa e sostenuta dall’Assessore Scilla, che ha assicurato la massima attenzione del Governo regionale sull’attuale crisi idrica che interessa la Sicilia, e, nel contempo, il dott. Parrinello, Dirigente del Servizio di Protezione Civile Regionale di Trapani, si è impegnato a quantificare immediatamente i costi delle opere necessarie che saranno sottoposte alla valutazione del Dipartimento Regionale di Protezione Civile ai fini dell’intervento. La situazione è attentamente monitorata.