Sabato 2 luglio , intorno alla mezzanotte /l ‘una, non riuscivo a prendere sonno per l’alto volume della musica da discoteca che proveniva dal lungomare Battaglia delle Egadi di Marsala.
Data la particolare ubicazione della struttura, la musica si diffondeva in tutta l’area circostante, densamente abitata. Protraendosi il disagio ed irrequieto, chiamo le Forze dell’Ordine, ma mi riferiscono che il sabato è consentita tale attività sino alle due del mattino, se non alle tre, se c’è l’autorizzazione del Sindaco. Non dico di non prendere in considerazione le richieste degli esercenti e quelle di divertimento dei giovani, ma ,a mio avviso, e sono convinto di interpretare il pensiero di moltissimi miei concittadini, si deve trovare un giusto equilibrio col sacrosanto diritto della gente a riposare , tranquillamente, nelle proprie case, tenendo conto che ci sono bambini, anziani, infermi e lavoratori, chiamati a prestare la loro attività professionale il giorno seguente, anche se festivo; penso ai tanti operatori sanitari , già stressati per la situazione in corso.
So di una recente riunione del Comitato Provinciale per l’ Ordine e la Sicurezza Pubblica, tenutasi in Prefettura, per definire disposizioni uniformi in materia, ma , alla fine, cosa si è deciso? A mio avviso andrebbe rivisto il limite massimo delle emissioni sonore, tale da portarlo ad una soglia accettabile, cosa che può essere valutata, solo, da un tecnico del settore e da un medico e fissare l’ orario massimo consentito all’ una del mattino, anziché alle due . Tutto ciò accompagnato da severe sanzioni sul rispetto delle norme, che includano , nei casi di recidiva, la sospensione dell’esercizio .La quiete pubblica e la salute fisica e psichica dei cittadini , a mio avviso, sono prioritari rispetto all’ esigenza di svago e divertimento, svolto in ore notturne, da parte di una minoranza della popolazione.
Lettera firmata