Niente servizi museali per i cinque siti di proprietà comunale per questa estate, almeno per come li aveva immaginati l’amministrazione comunaledi Mazara.
Ci sarà, infatti, una rimodulazione, in attesa che alcune cose siano messe al posto giusto grazie all’emissione di un nuovo bando.
Del nuovo approccio amministrativo, relativo alla materia in questione, ci eravamo occupati i primi di giugno di quest’anno in questo articolo (leggi qui). Proprio durante quei giorni in cui uscivamo – con la descrizione del ‘capitolato speciale d’appalto’ per la gestione di cinque siti museali mazaresi di proprietà del Comune di Mazara – sapevamo già che entro poche ore il bando sarebbe scaduto e sarebbero stati resi noti i vincitori e gli interessati (enti, aziende, associazioni e quant’altro) a stravolgere la prospettiva attuale, che vede le ricchezze architettoniche e culturali mazaresi sotto utilizzate, seguendo la nuova visione voluta dall’amministrazione guidata da Salvatore Quinci (liste civiche) e propugnata dalla sua assessora al Turismo, Germana Abbagnato. Riepiloghiamo la questione per i nostri lettori.
IL BANDO ‘CURIOSO’ – Il bando, che è scaduto il primo giugno, era molto specifico ed articolato. Balzavano agli occhi, però, alcune stranezze di tipo soprattutto economico: prima fra tutte la somma veramente esigua dell’importo da investire nell’operazione:120 mila euro. Tali somme, tuttavia, non erano nemmeno investite dall’Ente locale ma sarebbero stati il frutto dell’incasso dei biglietti venduti dopo l’aggiudicazione del bando).
DUBBI E PERPLESSITÀ: Noi di Tp24.it avevamo fatto due conti alla buona e subito ci era saltato all’occhio un interrogativo: la leva economico finanziaria usata sarebbe stata sufficiente a stimolare la ‘qualità’ e la ‘creatività’ di aziende specializzate del settore? La via maestra scelta, a nostro parere, mostrava delle pecche molto evidenti. E, a guardare i risultati dell’asta andata deserta, potrebbe essere questa – assieme ad altre motivazioni – la ragione del bando flop. Ma continuiamo ad approfondire la questione.
180 MILA EURO IN STIPENDI – In quello che ormai rappresenta il vecchio bando, in attesa di quello nuovo, c’erano dei costi veramente pesanti da sostenere. Vediamone alcuni: mantenere aperti quattro siti museali di proprietà comunale: 1) Teatro Garibaldi; 2) Mosaici romani sotto la chiesetta di S. Nicolò regale; 3) il collegio dei Gesuiti; 4) l’ex chiesa del Carmine adesso usata per le riunioni del Consiglio comunale; 5) cui va aggiunta la chiusura ed apertura della chiesa di S. Ignazio, in piazza Plebiscito, per otto ore al giorno per 18 mesi, solo di stipendi al personale, al costo di 2 mila euro lordi a persona, per almeno cinque persone (somma e personale minimo necessario sottostimati) avrebbero pesato sulle casse dell’aziende vincitrice per almeno 180 mila euro. Erano, infatti, previste come figure professionali: 1) Curatore museale; 2) Addetti all’assistenza alle visite; 3) Addetti all’accoglienza e alle informazioni storiche ed architettoniche dei siti e delle sale espositive.
ALTRI SERVIZI DA ASSICURARE – Il ‘capitolato speciale di appalto’ – documento che riassumeva le esigenze dell’amministrazione per i siti museali cui si doveva attenere le aziende per partecipare, proseguivano ancora e potete continuare a leggerli qui. Procediamo con le motivazioni dedotte, in replica, dall’assessora al Turismo mazarese, Germana Abbagnato.
LE DEDUZIONI – “La gara è andata deserta – fa sapere a Tp24.it l’assessora al Turismo, Germana Abbagnato –. Motivo? Difficile valutarlo – prosegue – considerato che su 73 ditte invitate solo 5 hanno avuto la possibilità di leggere l'avviso. MEPA (Mercato elettronico della pubblica amministrazione) ha aggiornato il sistema nel mese di maggio/giugno chiedendo a tutte le ditte iscritte di rinnovare le iscrizioni.
“SISTEMA IN TILT” – “Risultato? Il sistema è andato in tilt per un bel pezzo. Più facile sarebbe stato – continua la Abbagnato – in circostanze di processi regolari, affermare che il bando non era ben contestualizzato. Continuo a pensare che il futuro dei beni culturali è legato, non solo ad investimenti sui beni, ma anche al capitale delle risorse umane che ruotano intorno ad esso. Sono le persone che fanno la differenza – continua l’assessora – le loro competenze e la loro capacità di produrre valore, attrarre e motivare il visitatore a visitare quei luoghi”.
“ACCOLGO CON SPIRITO COSTRUTTIVO” – “Accolgo comunque con spirito costruttivo le vostre considerazioni – aggiunge la Abbagnato – rivedremo il bando e sfronderemo il pacchetto da qualche costo vivo di cui l'amministrazione può farsi carico per invogliare di più giovani associazioni a buttarsi in nuovi progetti imprenditoriali e culturali.
“RIPUBBLICHEREMO TUTTO A FINE STAGIONE” – “Ci prenderemo del tempo – fa sapere l’esperta di politiche turistiche della Giunta Quinci – per rivedere il tutto e ripubblicare a fine stagione quando ci sarà più tempo per la pianificazione e la programmazione.
“VISITE GUIDATE AI SITI MUSEALI” – “Nel frattempo – conclude la Abbagnato –agiremo con iniziative più snelle, come la promozione di visite guidate ai siti museali della città. Inoltre, credo che vada attivata una sinergia anche con il museo del satiro, per rendere più semplice l'accesso ai siti della città. Si è da poco insediato il nuovo direttore, che spero di incontrare presto, per progettare iniziative in comune”.
Alessandro Accardo Palumbo
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