Sull’emergenza rifiuti che si sta vivendo in provincia di Trapani, ieri l’amministrazione comunale di Marsala ha lanciato l’allarme e la propria preoccupazione riguardo al rischio di trovarci concretamente con i rifiuti per strada e di vivere un vero problema igienico sanitario.
Nel corso della conferenza stampa che si è svolta online per la positività al covid-19 del sindaco Massimo Grillo, che sta meglio, il primo cittadino - così come anticipato ieri da Tp24 -, ha fatto il punto della situazione rifiuti ma anche sull’emergenza acqua, altra tegola che si abbatte sull’estate marsalese.
Perché questa nuova emergenza rifiuti - L'emergenza nel Trapanese, come nel resto della Regione è causata dal blocco della discarica di Motta Sant'Anastasia e nel nostro territorio per la decisone della Regione di aumentare i conferimenti sull'impianto di contrada Borranea a Trapani, si rischia nel giro di poco tempo di avere i rifiuti in strada. E sulla crisi dei rifiuti nel trapanese i comuni hanno inviato un documento al Presidente della Regione, all'Assessore regionale all'Ambiente, al Prefetto di Trapani e ai deputati regionali eletti nella provincia di Trapani (potete leggere qui).
Quanti rifiuti conferisce Marsala – “Noi conferiamo attorno a 21 tonnellate di indifferenziata - ha detto il sindaco – ma ci viene consentito di conferirne solo 14. Ogni giorno ci troviamo ad avere dalle 8 alle 10 tonnellate di rifiuti che rimangono fuori dal conferimento quotidiano - continua il sindaco -. Questa emergenza ci porterà a breve a non avere un luogo di abbancamento quotidiano, finora, si è utilizzato in supporto il CCR di Cutusio. Da qui a qualche giorno rischiamo che i rifiuti restano per strada con le micro discariche abbandonate nel territorio”.
La proposta dell’amministrazione - La proposta che è anche un appello da parte dell'amministrazione Marsalese è quella di dare precedenza di abbancamento ai comuni del Trapanese. "Bisogna convincere le autorità regionali, che sia opportuno dare l’accesso a Borranea prima ai comuni della provincia di Trapani", afferma il sindaco Grillo.
Per l’assessore Milazzo la colpa è della Regione - “85 comuni della Sicilia orientale sono autorizzate a conferire a Borranea riducendo il nostro conferimento. Settimanalmente avremo circa 40/50 tonnellate che non riusciremo a smaltire. Se non avessimo la spina nel fianco che sono gli abbandoni dei rifiuti potremmo quasi avere un servizio ordinario. Il metodo inaccettabile è quello deciso dalla Regione. I comuni del trapanese possono conferire circa 170 tonnellate e gli altri comuni siciliani possono conferire invece 200 tonnellate. Chi è meno virtuoso può conferire ed è inaccettabile. Stiamo premiando coloro che non fanno differenziata. Non è più possibile questa situazione. La soluzione era quella di far conferire a Siculiana, ma la Regione non è disponibile ad atti di coraggio con ordinanze coraggiose. Se non si risolve, la situazione potrebbe peggiorare”.
Altre soluzioni, anche quelle non pensate dall’amministrazione Grillo – L’assessore Milazzo ha detto che è stato chiesto di poter conferire i rifiuti fuori regione o all’estero, ma per questo è necessario individuare il sito di conferimento e poi chiedere e ottenere l’autorizzazione alla Regione. Una possibile soluzione, invece, non presa in considerazione dall’amministrazione marsalese è quella di una rimodulazione nella differenziata, ritirare l'Rsu anziché una volta a settimana, una volta ogni 15 giorni, e puntare ancora di più sulla raccolta differenziata dell'organico e degli altri rifiuti, sarebbe un modo per diminuire i conferimenti e se replicato dagli altri comuni, forse, si potrebbe alleggerire la pressione sulla discarica.
Preoccupazione anche per l’emergenza idrica a Marsala - Anche sul fronte idrico l'amministrazione comunale è particolarmente preoccupata, perché a causa dei pozzi inquinati dai nitrati - ne sono stati chiusi ben quattro - e con l'abbassamento del falde acquifere, ci sono notevoli difficoltà a fare arrivare l'acqua in tutte le zone della città. “Abbiamo messo a disposizione le autobotti comunali e anche dei privati ma il problema è ben più ampio – afferma il sindaco Grillo -. Per il futuro abbiamo fatto delle azioni con il Pnrr, l’intervento di 90 milioni di euro con il potenziamento della rete idrica e il collegamento con Montescuro, ma oggi la chiusura dei pozzi determina altre criticità. Si sta valutando di poter fare una ordinanza che inviti i cittadini ad un uso limitato delle risorse idriche. Utilizzare l’acqua potabile pe l’irrigazione, il lavaggio auto o il riempimento delle piscine, credo che non sia una pratica da incoraggiare. Stiamo prevedendo, dunque, una ordinanza per un uso consapevole dell’acqua. Sull'emergenza idrica e sulla decisione di emettere una specifica ordinanza, l'intervento dell'assessore D'Alessandro: "Registriamo in questi giorni il fatto che l’acqua non arriva ovunque, e in particolare ci sono difficoltà di approvvigionamento della zona nord, dove Siciliacque va in sofferenza perché anche loro sono in difficoltà nel fornire tuti i comuni. La soluzione che prospettiamo non è bella e vorremo farne a meno, ma dobbiamo necessariamente fare di necessità virtù, una ordinanza per quanto possa essere impopolare a questo punto è necessaria. Con i tecnici ogni giorno cerchiamo di tamponare dove ci sono le maggiori criticità. Questo è l’unico modo per garantire l’acqua ovunque. Abbiamo ampliato i punti di approvvigionamento per le autobotti e abbiamo fatto un bando per le autobotti da private. Questo è quello che possiamo fare nell’immediato".
La situazione rifiuti a Campobello di Mazara - "Una nuova emergenza igienico – sanitaria sta investendo la nostra provincia a causa della grave situazione venutasi a creare per l'impossibilità di conferire gli RSU presso la discarica Borranea di Trapani, che sta provocando allarme e un enorme danno economico e di immagine per l'intero territorio. Pertanto, esorto ancora una volta cittadini e villeggianti a differenziare bene e con più scrupolo, riducendo al minimo la quantità di RSU prodotta", le parole del sindaco di Campobello Giuseppe Castiglione.
"Nonostante le iniziative e i continui e ripetuti appelli che ho lanciato - continua - siamo ancora costretti a subire divieti da parte dei responsabili della discarica a causa della grande quantità di rifiuti non correttamente differenziati provenienti dal nostro Comune. A seguito di diverse ispezioni effettuate sui RSU provenienti da Campobello e dalle frazioni balneari, è emerso che, purtroppo, all’interno di gran parte dei sacchetti di “Indifferenziati” vengono conferiti, indiscriminatamente, anche rifiuti riciclabili, che non possono essere depositati in discarica (plastica, carta, cartone, vetro, alluminio e organico).
"Oltre a dover gestire la grave problematica dello smaltimento di una grande quantità di rifiuti non accettati in discarica, purtroppo siamo costantemente alle prese anche con una enorme quantità di rifiuti incivilmente abbandonati sull’arenile e nelle zone periferiche del paese, che, puntualmente, diventano ricettacolo di spazzatura “non differenziata” proveniente anche da utenze domestiche. Il servizio “porta a porta” funziona, ma funzionerebbe sicuramente meglio se ognuno facesse il proprio dovere, rispettando le regole e non abbandonando rifiuti per strada. Differenziare con scrupolo è l’unico modo per non vedere le strade sommerse dai rifiuti!".