Come ormai noto, al sindaco di Marsala, Massimo Grillo piace fare propaganda, iniziata ormai da qualche anno addietro durante la campagna elettorale. Ma fare propaganda sull’attuale situazione in Ucraina, se lo poteva risparmiare.
Il 1° marzo sulla pagina Facebook “Città di Marsala – Pagina Istituzionale” appariva l’articolo che citava le parole di Grillo: “Abbiamo già comunicato al Prefetto la disponibilità di alloggi per le famiglie in fuga”.
Il 2 marzo la medesima pagina social pubblicava un video della rubrica “Comune Notizie” in cui venivano ribadite le stesse parole riguardo la messa a disposizione dei locali “ove ve ne fosse necessità”.
Per il terzo giorno di fila veniva pubblicato un terzo post che aggiungeva: “Marsala, città per la Pace, farà concretamente la sua parte per aiutare e accogliere i profughi ucraini, ribadisce il sindaco Grillo. I marsalesi si stanno mobilitando in aiuto del popolo ucraino e sono in tanti - associazioni, consiglieri comunali e singoli cittadini - che si stanno rendendo disponibili per collaborare all’accoglienza delle popolazioni sfollate. Noi, come Amministrazione, saremo in testa e al fianco di quanti vorranno contribuire”.
A due mesi di distanza da quelle pubblicazioni, quando l’arrivo dei rifugiati ucraini iniziava a concretizzarsi anche nella città di Marsala, era sorto il caso di una famiglia ucraina alla ricerca di un alloggio temporaneo (esattamente il 12 giugno).
Era stato chiesto aiuto all’Assessore Piraino, che disse di inviare una richiesta via email al suo indirizzo di posta elettronica comunale, in seguito alla quale gli alloggi sarebbero stati disponibili. La richiesta viene fatta come indicato dall’assessore, ma ad oggi, nessuna risposta. La famiglia Ucraina in questione farà ritorno a Kiev i primi del mese di luglio, senza aver mai ricevuto alcuna risposta.
(Nel periodo di permanenza la famiglia ucraina ha alloggiato presso le famiglie dei volontari.)
Lo stesso trattamento è stato riservato ad un’atleta della nazionale paralimpica ucraina: Svitlana Shatkovska con un figlio. La signora di 40 anni è stata accolta presso una struttura per anziani a Trapani, luogo non adatto a loro. Nonostante vari appelli all’assessore Piraino, non ci sono risposte in merito. Viene anche riferito che nella stessa struttura ci sia anche una persona di nazionalità russa che sfoga costantemente sui due ucraini la sua visione distorta sulla guerra in atto.
Forse presto, la signora Svitlana potrebbe essere trasferita in una SAI (struttura per migranti), ma degli alloggi non vi è ombra.
Voglio precisare che il comune non aveva dato alcuna indicazione e le domande che sorgevano era diverse: I posti letto erano in un unico luogo? Come sono suddivisi? Erano dei singoli appartamenti o altro? Quante persone poteva accogliere ogni unità immobiliare? Il periodo di tempo in cui le persone ne potevano usufruire quale sarebbe stato? Quale sarebbe stato il procedimento per la richiesta?
Nessuna delle precedenti domande ha tutt’ora una risposta.
I pochi ucraini arrivati nella città di Marsala sono stati accolti dalle famiglie marsalesi, non di certo dall’ammirazione Grillo che diceva che sarebbe stato in testa e al fianco di chi voleva accogliere i rifugiati scappati dalla guerra iniziata dalla Russia.
Per adesso auguro una buona guarigione a Massimo e che una volta tornato faccia concretamente la sua parte “ove necessario”.
Harry Shergill