Giovannella Licari, ci sono parecchie agitazioni all’interno del Pd di Petrosino. Concetta Vallone ha chiesto le sue dimissioni, c’è chi dice che il partito era con Giacomo Anastasi. Può chiarire questa situazione? Dove era il partito ufficiale?
Il partito era palesemente schierato con Roberto Angileri e con la lista BeneComune. Lo era e continua ad esserlo il circolo di Petrosino, con la maggioranza assoluta del Direttivo e lo era la Segreteria e il Direttivo Provinciale. E queste non sono solo mie affermazioni ma sono fatti. Con verbale di convocazione del Direttivo del circolo dell’ 8 aprile 2022 si confermava il sostegno a Roberto Angileri, alla presenza del segretario provinciale Domenico Venuti, e della maggioranza assoluta dei presenti.
Assenti quella parte del circolo, in particolare tre persone, che ha fatto altre scelte. E con successiva riunione del Direttivo provinciale del 29 Aprile 2022, la linea politica del circolo di Petrosino veniva suffragata dal provinciale. La parte del circolo che non ha appoggiato la linea del partito, non solo non ha accettato democraticamente la scelta della maggioranza, ma si è beffata del partito, creando confusione e smarrimento in tutti gli iscritti al partito e non solo. Sicuramente non hanno dato lustro al Partito Democratico. In tutte le apparizioni pubbliche hanno fatto passare il messaggio che esisteva un secondo partito democratico, appoggiati in questa scelta folle anche da alcuni dirigenti regionali. Ancora oggi mi chiedo di cosa stiamo parlando e come fanno gli stessi a muovere delle pretese, ed a scrivere comunicati fini a se stessi. Inoltre, Calogero Ferreri da più di due mesi chiede insistentemente alla Commissione di Garanzia del partito di poter passare al circolo di Marsala, sbagliando tra l’altro sempre interlocutore. Sicuramente perché aspira ad un posizionamento all’interno della segreteria di Marsala, visto che è molto vicino al circolo online Nilde Lotti. Mi chiedo come mai oggi continua ad interessarsi del circolo di Petrosino!
In una nota lei parla di gestione familiare della vecchia dirigenza, in che senso?
Nella mia nota ho solo palesato ciò che è risaputo. Negli anni precedenti al mio mandato spesso i segretari che si succedevano avevano rapporti di parentela. Ed altra constatazione che ho fatto è che nonostante le clamorose sconfitte amministrative degli schiarenti appoggiate dal circolo di Petrosino, nessuno ha mai fatto una richiesta di dimissione della segretaria o del segretario.
Inutile negare che la lite interna va oltre e riguarda il posizionamento per le elezioni regionali, Baldo Gucciardi dovrebbe essere ricandidato e quindi Gaspare Giacalone ma anche Domenico Venuti andrebbero a creare qualche problema in termini di consenso. Lei che lettura dà?
Le elezioni amministrative a Petrosino, come anche quelle, di Erice hanno subito l’influenza delle elezioni regionali alle porte. Non credo che questo sia stato un giovamento per queste competizioni. Perché la corsa degli interessati alle regionali, per mettere il loro segnaposto nei Comuni e nelle amministrative, ha messo in pericolo il vero senso di queste elezioni: dare alla città un’ amministrazione efficiente per i prossimi 5 anni. Tutto il resto conta poco nella nostra comunità. Ad oggi ci sono riflessioni nel partito per indicare i candidati alla regionali. Ci sono state candidature importanti, segnalazioni di candidature altrettanto importanti, che non credo possano disturbare l’eventuale ricandidatura dell’onorevole Gucciardi. Non sappiamo nemmeno se lo stesso intende ricandidarsi, visto che non abbiamo ancora raccolto la sua disponibilità. Quindi chi pensava di creare scompiglio nelle amministrative di Petrosino per motivi legati alle candidature alle regionali ha fatto male i conti e sicuramente non avrà fatto il bene di Petrosino.
Cosa è mancato al candidato sindaco Roberto Angileri per vincere?
Il progetto di Roberto Angileri era congeniale per Petrosino. La continuità di una macchina amministrativa che funzionava con l’innovazione delle nuove idee e delle nuove persone. A Roberto Angileri è mancata l’unione di una forza politica, quale il Partito Democratico, a sostenerlo in questa campagna elettorale difficile e molto combattuta. Pur avendo noi portato un risultato importante, l’unione del circolo avrebbe portato alla vittoria di Roberto. Questo atteggiamento da parte di alcuni soggetti è stata la causa della perdita delle elezioni da parte di Roberto Angileri e del progetto BeneComune. E non credo che gli stessi possano vantarsi di una vittoria piena e condivisa con il partito. Hanno portato divisioni e spesso questo genera altre divisioni. Mi auguro per Petrosino che ciò non accada ancora, mi auguro per il nostro partito che l’esperienza di Petrosino serva a far riflettere ed a capire che facciamo parte tutti delle stessa parte. Comportamenti del genere non possono essere accettati all’interno di un partito democratico e vanno condannati.
Il Pd non è nuovo alle faide interne, alle aree e alle correnti. Cosa farà adesso il Pd di Petrosino?
Il Circolo di Petrosino intende fare opposizione anche fuori dal consiglio comunale, non disperdendo tutte le risorse che hanno sostenuto Roberto Angileri. Faremo tesoro dei consensi che ci sono stati dati e lavoreremo per il Bene Comune di Petrosino.