La mostra in corso dal nome "Arte e Chiesa al Capo" degli artisti dell’Associazione culturale" CalaPanama" è organizzata dallo scultore Roberto Basile, in collaborazione con la madre superiora suor Marie Jeanne Tshibadi . L’inaugurazione è avvenuta sabato 11 giugno presso la chiesa del convento del "Boccone del povero" di Giacomo Cusmano sito in piazzetta San Marco 7, nel quartiere del Capo a Palermo. All’interno sono esposte le opere di una trentina di artisti dell’Associazione "CalaPanama". L’inaugurazione, svoltasi alla presenza delle autorità, è iniziata con una messa celebrata nella stessa chiesa. Nel corso della giornata è stata inaugurata la statua della Madonna e le statue degli angeli, restaurati dallo scultore Roberto Basile. La mostra rimarrà aperta fino al 31 agosto dal lunedì al venerdì, ore 8.00-12.00, sabato e domenica dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 22.00.
Molti palermitani saranno a conoscenza del significato del nome del convento: "Boccone del povero" voluto da padre Giacomo Cusmano che lo ha fondato, ma è utile ricordarlo per chi si reca alla mostra che, senza dubbio, risente di un ambiente così fortemente significativo dal punto di vista religioso e caritatevole. Padre Giacomo osservava: «Se tutte le famiglie di Palermo si privassero di un boccone al giorno, quanti poveri si sfamerebbero!». Ispirato dal significato profondo dell’Eucaristia che è vero pane di vita, il sacerdote propose di donare un boccone del cibo quotidiano a favore dei bambini e in generale dei poveri. Il «boccone» è un mezzo semplice, alla portata di tutti utile per affratellare i ricchi e i poveri.
Detto questo possiamo proseguire e addentrarci all’interno della mostra dove regna un gran silenzio, e in cui si susseguono le opere degli artisti dell’associazione "CalaPanama" tra pitture, sculture e fotografie e intarsi
"L’Arte ha una grande capacità di attirare i fedeli all’interno della chiesa, come in questo caso, restituendo a chi guarda le opere un grande equilibrio interiore e serenità creando una notevole sintonia tra le persone e questo è un aspetto importante soprattutto nei quartieri più difficili della città"- ci spiega Antonino Gambino, presidente dell’associazione CalaPanama .
"In questa mostra ciascuno degli artisti ha esposto l’opera che più lo rappresenta, dal momento che non abbiamo posto dei vincoli per quanto riguarda il tema. Di conseguenza in ogni opera è possibile vedere qualcosa che appartiene all’ artista "– continua a spiegarci Gambino.
"E facile limitarsi a rappresentare un paesaggio o un volto così come è nella realtà, ma l’abilità dell’artista consiste nel conferire un’anima a ciò che rappresenta sia sulla tela che sulla pietra. Altre volte ci siamo occupati, come associazione, di realizzare opere all’interno del quartiere del Capo. Al più presto, si spera, prima del 19 Luglio, verrà inaugurato infatti " il muro della legalità", realizzato di fronte la caserma Giacinto Carini. Il murale comprenderà i volti dipinti dei personaggi che hanno sacrificato la propria vita per difendere ideali come quello della legalità e della giustizia, comprendendo anche i volti di due scrittori di un certo spessore culturale, Sciascia e Camilleri, che con la loro abilità sono riusciti a dare un notevole contributo alla lotta contro la mafia.
Anche sul muro, attraverso l’immagine dei volti, gli artisti dell’associazione sono riusciti a fare emergere alcuni aspetti nella espressione dei personaggi destinati a colpire chi li osserva. Oltre l’immagine, infatti, traspare qualcosa che va al di là delle semplici forme dei volti, qualcosa di inspiegabile a parole che si avvicina molto all’ espressione dell’anima, all’essenza di ogni uomo"- conclude Gambino.
Dorotea Rizzo