Massimo Grillo, sindaco di Marsala, nell’ultima seduta di consiglio comunale si è parlato molto di turismo. In particolare è stato duro il consigliere Di Pietra che ha chiesto di rivedere le deleghe, perchè Oreste Alagna non sta dando soddisfazioni, non solo a lui, ma all’intero consiglio comunale. Come risponde a queste critiche, è nella sua agenda rivedere la giunta, magari dopo le regionali?
Marsala è una città a vocazione turistica. Da qualche anno, con il rilancio dell’aeroporto di Birgi, abbiamo scoperto ulteriori notevoli potenzialità. La città si sta attrezzando, dal punto di vista della promozione e dell’istituzionalizzazione degli eventi, con l’itinerario garibaldino ad esempio. Piccoli passi avanti li stiamo facendo sul decoro urbano. Aspetti che nel passato non sono stati tenuti in considerazione e noi gradualmente, con i tempi della pubblica amministrazione, li stiamo portando avanti. Stiamo provando a ripristinare dei servizi, come il collegamento con l’aeroporto.
A proposito di trasporti pubblici. Si parla di esternalizzare il servizio…
Abbiamo messo su un gruppo di lavoro.
L’ennesimo tavolo tecnico?
No. Un gruppo fatto di esperti, che ha indicato un percorso che sarà valutato in un confronto con il consiglio comunale. Ricordiamo che Marsala non ha un’azienda speciale per il servizio di trasporto urbano. Negli anni si è sempre improvvisato sull’argomento. Una città territorio così grande ha bisogno di una visione più imprenditoriale, anche a seguito dei finanziamenti che abbiamo ottenuto che consentiranno di essere attrezzati anche da città turistica. Porteremo in consiglio la nostra proposta e vedremo se ci saranno le condizioni per creare una municipalizzata.
Ma a proposito di tavolo tecnico, ha fatto più quella riunione sulla posidonia?
Abbiamo avuto un incontro con degli esperti. Stiamo provando a mettere un po’ d’ordine. Non per trovare responsabilità, ma nel passato si utilizzavano mezzi cingolati per rimuovere la posidonia, noi l’abbiamo impedito utilizzando mezzi gommati. L’erosione della costa è stata determinata anche per un’azione poco responsabile da parte della realtà locale, con le case abusive ad esempio. Abbiamo bisogno di dare delle direttive, anche se non è competenza nostra. Abbiamo iniziato la pulizia delle spiagge a maggio, molto prima rispetto al passato. Poi sono arrivate le mareggiate. Abbiamo fatto un lavoro che non agevola l’erosione della costa.
C’è un impegno diretto contro l’erosione?
E’ un’erosione crescente, nell’arco di pochi anni abbiamo visto quanto si sta riducendo il litorale sud. Dobbiamo cercare di prevenire. La litoranea da poco è stata messa in sicurezza, e non possiamo permetterci di compromettere la qualità delle nostre spiagge. Questo lavoro lo stiamo facendo con degli studi che stiamo mettendo in cantiere con la collaborazione di altri comuni anche per trovare finanziamenti per un eventuale ripascimento. Continueremo la nostra attività con particolare attenzione. Il problema della posidonia è generale, non riguarda solo noi ma anche altre città. Non possiamo fare un’azione contro la natura e fare interventi invasivi che nel passato hanno alterato la costa.
Com’è finita con il libro di “Ririri è meglio di sorridere” che avete comprato come Comune ma aveva delle vignette volgari e non erano adatte alle scuole? Avevate detto che eravate stati gabbati dall’autore e che avreste intrapreso delle azioni.
Abbiamo inviato una contestazione all’editore dicendo che la proposta iniziale, che avevamo apprezzato, era diversa e non prevedeva quelle vignette incriminate. Noi non avevamo consegnato i libri acquistati alle scuole, sono rimasti imballati in biblioteca. Abbiamo inviato la nota di contestazione, c’è un chiarimento in corso. Riteniamo di avere la coscienza a posto.
Canile di Marsala. Abbiamo parlato tanto dei problemi che ci sono. Anche lì, c’è la volontà e la capacità di esternalizzare i servizi?
Da quando mi sono insediato ho proposto l’esternalizzazione di alcuni servizi. Purtroppo abbiamo avuto forti resistenze da parte delle associazioni interessate. Adesso comincia a maturare l’idea che sarebbe opportuno intraprendere questo percorso. Speriamo di trovare la necessaria convinzione, vogliamo procedere comunque con una modalità che prevedano la presenza attiva delle associazioni che fanno tanto per gli animali, non vogliamo perdere il lavoro che hanno fatto. L’idea sarebbe quella di esternalizzare.