Il padre di Elena, il 24enne Alessandro Nicodemo Del Pozzo, si è subito recato sul luogo dove è stato ritrovato il corpo senza vita della bimba. Disperato è stato consolato dai parenti. L'uomo era stato arrestato per rapina nel 2020, ma poi assolto. Lui e la madre di Elena, Martina Patti, non stavano più insieme da tempo. Nel luogo dove è stato ritrovato il corpo della bambina, in via Turati, a Mascalucia, infatti, Alessandro Nicodemo si è recato in compagnia della sua nuova compagna.
La mamma avrebbe confessato.
Il padre e la madre della bambina non stavano più insieme da un po' di tempo. L'uomo era stato arrestato per rapina nel 2020, ma poi assolto. Dopo la notizia, si è recato in preda alla disperazione, con la nuova compagna, sul luogo del ritrovamento del cadavere, che è stato sepolto, solo in parte, in un terreno a 400 metri dalla casa dove abitava la coppia prima di separarsi. In corso rilievi da parte del reparto scientifico.
La donna in un primo momento aveva raccontato di un rapimento della piccola, avvenuto per mano di tre uomini incappucciati, di cui uno armato. Dopo una notte di interrogatori di familiari e conoscenti, stamani l'epilogo con la donna che in lacrime ha condotto gli investigatori nel posto in cui si trovava il cadavere della figlia, un terreno incolto, in via Turati, a Mascalucia, in provincia di Catania.
Nell'interrogatorio della notte scorsa "la madre era stata lungamente sentita" e "le erano state contestate varie incongruenze". Lo ha affermato il procuratore Carmelo Zuccaro, spiegando: "Stamattina ha fatto ritrovare il cadavere e adesso stiamo raccogliendo le sue dichiarazioni, presumibilmente confessorie".
La ricostruzione del rapimento della bimba di 5 anni era apparso "poco credibile" sin dalle prime fasi dell'inchiesta, viene spiegato in Procura. Alcune "anomalie" sono infatti emerse subito agli investigatori: nessun testimone, oltre lei; nessuna telefonata al 112 subito dopo l'aggressione (solo dopo si è recata con i familiari in caserma per presentare la denuncia). Anomalie che hanno portato carabinieri e Procura a fare pressioni sulla donna, che infine ha ceduto ed è scoppiata in lacrime indicando dove trovare il cadavere della figlia.