La Sicilia e gli incendi/1: i numeri, le cause, i costi di estinzione e i danni ambientali
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Sono 8133 gli incendi registrati lo scorso anno in Sicilia con una media di 135 roghi al giorno nei mesi di luglio ed agosto. Nel 2021 sono andati in fumo in Sicilia oltre 78 mila ettari di territorio, più del doppio dei 36 ettari bruciati nel 2020 e pari al 3,05% della superficie dell’intera Regione.
Il 2021 è stato l’anno orribile per gli incendi, con il territorio della nostra Regione colpito con una violenza mai riscontrata prima. Sono questi i numeri dai quali la Commissione Antimafia regionale ha iniziato un’indagine con lo scopo di individuare le cause che muovono le mani criminali di chi, dolosamente, appicca un incendio.
Il fattore climatico – Senza dubbio in Sicilia, il fattore climatico è quello che incide in modo preminente nel creare le condizioni favorevoli allo sviluppo ed alla propagazione degli incendi boschivi. Infatti, le elevate temperature estive, spesso associate a forti venti di scirocco e libeccio, provocano un notevole abbassamento dell’umidità della vegetazione, creando così le condizioni ottimali per l’innesco degli incendi. Dal 2010 è in funzione nell’Isola il Sistema Informativo Forestale che raccoglie i dati sugli incendi che formalmente e sistematicamente vengono acquisiti e registrati sui database del CFRS garantendo la completezza e l'attendibilità delle informazioni.
Le cause degli incendi boschivi - lunga siccità primaverile-estiva, scarsa umidità atmosferica, temperature elevate, venti forti specie dal quadrante meridionale; localizzazione dei boschi, sia naturali che di nuovo impianto, nelle parti di territorio più degradate ed impervie, in condizioni orografiche avverse e con scarso grado di accessibilità ai mezzi terrestri antincendio; dispersione territoriale delle superfici boscate; eccessiva antropizzazione in alcune parti del territorio; abbandono delle aree agricole con particolare riguardo a quelle montane; attività criminali che ciclicamente innescano incendi e costituiscono il fattore più pericoloso.
I dati storici. La tabella riepilogativa della serie storica degli incendi in Sicilia relativa al periodo di osservazione 1978 – 2019.
GLI INCENDI DEL 2020 ad Altofonte e allo Zingaro - Già nel 2020 la Sicilia ha subito brutti incendi che hanno colpito diverse zone del territorio regionale. Così li ha riportati la portavoce del Coordinamento Regionale “SalviAmo i boschi” Maria Angela Galante: Con la relazione del Dirigente generale del comando forestale, il dottore Salerno, sappiamo che, nel fine settimana dal 28 agosto al 31 agosto ci sono stati otto incendi, di cui tre di vaste dimensioni, due famosissimi, quelli di Altofonte Moarda e quello dello Zingaro, e sono scoppiati in contemporanea. Le segnalazioni sono arrivate – e questo mi pare importante – rispettivamente alle 8,41 e alle 8,43, con modalità analoghe, perché sono incendi che scoppiano da punti diversi con un numero consistente di inneschi; ad Altofonte, addirittura, erano sette inneschi che sono partiti poi a ripetizione uno di seguito all’altro, anche allo Zingaro, in località Biro, quattro inneschi. Tra l’altro, sia ad Altofonte che allo Zingaro, sono sempre i soliti luoghi quelli da cui partono gli incendi e sempre con le stesse condizioni metereologiche, quindi forti venti di scirocco, venti che, ovviamente, sono annunciati perché c’è l’allerta meteo e, in questo caso, c’era proprio il bollettino della Protezione civile. Quindi, noi ci siamo chiesti – come un po’ tutti credo – ma perché non sono stati attivati i controlli speciali? Se noi, semplici cittadini, sappiamo che lo Zingaro nella fattispecie è a rischio, perché non c’era un servizio straordinario di controllo di quella zona? Ci sono solo due varchi di ingresso nella zona alta dello Zingaro, è una strada che non si frequenta solitamente, non doveva essere così complicato controllare. Eppure non è stato fatto e le conseguenze sono state devastanti.
Costi di estinzione e danni ambientali per milioni di euro - Secondo una stima del Corpo Forestale della Regione siciliana, solo in quel fine settimana ci sono stati costi per l’estinzione degli incendi pari a 746 mila euro e danni ambientali per 3 milioni 502 mila euro. Secondo un’altra relazione, redatta dall’Ispettorato Forestale di Trapani, negli incendi di Zingaro, Bosco Scorace Buseto, Monte Cofano e Montagna Grande, i costi di estinzione sono stati di 459 mila euro e il danno ambientale, addirittura, di 5 milioni 705 mila e qualcosa.
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