Che strane queste amministrative, i candidati sono civici nella maggior parte delle città chiamate al voto ma la politica c’è insieme ai loro esponenti.
Sta tornado il primato della politica, delle segreterie, del confronto e della ricerca del consenso affidandosi unicamente al dialogo con i cittadini. Quel populismo che ha inondato le strade elettorali di ogni competizione pare stia finendo. Alleluia.
I partiti, però, fanno ancora una grande confusione, esponenti del Pd che appoggiano candidati sindaci diversi, lo stesso per Forza Italia e per altri partiti. E’ come se giocassero delle partite individuali, ma i partiti hanno regole che vanno rispettate e ancor più ad essere rispettati devono essere gli elettori, che di tutto hanno bisogno tranne che di confusione.
La politica è tornata, pare di si e se lo augurano non solo gli addetti ai lavori, quel gridare scomposto, quel parlare per luoghi comuni senza mai scendere nel merito delle questioni ha creato già abbastanza danni in Italia.
Ci ricordiamo ancora di quando qualcuno doveva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno… il resto è storia che conosciamo.
Il massimo disprezzo per la politica si ha quando si utilizza il potere per il potere, quando, invece, ci si dovrebbe occupare degli altri.
La politica è tornata a scaldare menti e cuori, ha ripreso la sua dignità, tutte cose di cui abbiamo bisogno.