Quel che resta della sinistra. È il titolo di un saggio di Fulvio Abbate e Bobo Craxi.
Nella presentazione del libro, Gauche caviar, il figlio di Bettino racconta un aneddoto di di 37anni orsono e più,perché uno dei protagonisti lasciò la nazione orfana del suo pensiero e insegnamento nel 1984, allo stadio calcistico di Milano assistevano alla stracittadina una domenica, si perché allora si giocava solo il settimo giorno non esisteva il calendario spezzatino attuale che parte il venerdì e termina il lunedì, era posizionato tra il papà e Berlinguer, il primo al secondo "ti devo parlare", Enrico a Vittorio Michele "noti l'arroganza di tuo padre vuole farmi lavorare la domenica",un gigante anche ironico,d'altronde con un sorriso smagliante assecondò R.Benigni nel prenderlo in braccio. Terminate le divagazioni è indubbio che la cosiddetta sinistra italiana nella seconda repubblica si sia imborghesita si aggiunge parecchio.
Definita radical chic il corrispettivo in italiano 'sinistra al caviale", l'intestazione dell'opera in francese sicuramente più accattivante.
Rammento che appena dopo l'elezioni poliche nazionali del 2018, intervenendo alla promozione di un volume sugli immigrati, commentando l'esito elettorale affermai:"noi siamo stati fortunati e possiamo citare e parlare, ed è un bene, di Bukowski,Baudelaire o Warhol, ma esiste una società che soffre, che non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena, e che se non si ridà ascolto e soluzione a questa "sfera sociale" la left del belpaese è destinata all'estinzione". Dopo quattro anni e grazie al delirio di onnipotenza di M.Salvini,il Pd che è di centrosinistra non ha esalato l'ultimo respiro, ma la sinistra quella tradizionale ma non per questo comunque sempre attuale che esprime i valori di Nenni e dell'uomo che sollevò la "questione morale" è ridotta ai minimi termini. A Lilibeo quel che resta della sinistra sono macerie.
Ma il pensiero da cui ripartire è sempre identico: solidarietà, giustizia sociale attraverso l'uguaglianza ossia pari opportunità di scelta nell'esistenza, per autodeterminarsi.
Vittorio Alfieri