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19/05/2022 18:45:00

Ecomafie 2021, Sicilia tra i primi posti per incendi boschivi e abusivismo 

Presentato ai Cantieri culturali Zisa di Palermo, il Rapporto Ecomafia 2021 sui dati siciliani alla presenza di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, Maria Teresa Maligno (sostituto procuratore presso la Corte d’Appello di Palermo), Fabrizio Buonadonna (comandante del Gico della Guardia di finanza di Palermo), Andrea Li Volsi, (comandante Centro anticrimine natura dei Carabinieri di Palermo), il capitano Bicola Silvestri della Capitaneria di Porto di Palermo.

 «La pandemia e il lockdown - ha sottolineato Giuseppe Alfieri, dell’Ufficio di presidenza di Legambiente Sicilia - non hanno fermato gli ecocriminali, anzi la Sicilia insieme alle altre regioni a tradizionale presenza mafiosa, ha contribuito in negativo al dato nazionale con un aumento del numero dei reati commessi ai danni dell’ambiente in tutti i settori. In particolare, vogliamo lanciare un allarme per quanto riguarda gli illeciti commessi in aree naturali e protette, a mare e ai danni di specie protette, oltre ad un aumento esponenziale del numero di incendi boschivi. Molto critici anche i dati relativi al ciclo illegale dei rifiuti. Legambiente Sicilia chiede che le forze dell’ordine e le procure siano sempre dotate sempre più e sempre meglio di risorse e strumenti idonei al contrasto di questi fenomeni».

Sono 4.245 i reati accertati in Sicilia. La regione è seconda, dopo la Campania, nella classifica nazionale dell’illegalità ambientale. Il dato siciliano corrisponde al 12,2% del totale nazionale e fa registrare un incremento del +30,3% rispetto all’anno precedente. Palermo tra le città si trova al 4° posto e Catania all’8° per numero di reati ambientali. Nel 2020 sono state denunciate 3.782 persone e 45 arrestate.

Sicilia al primo posto nella classifica delle costruzioni abusivie . Sono 1.650 i reati connessi al cemento illegale che corrispondono al 14,5% del totale nazionale, 1.676 persone denunciate e 210 sequestri. Il 48,7% dei reati si concentra tra Campania, Sicilia, Puglia e Calabria. Siracusa è 8^ tra le città capoluogo, Catania è 17^ e Palermo 18^ nella classifica dei capoluoghi di provincia. Sono soltanto il 20,9% le ordinanze di demolizione eseguita dal 2004 al dicembre 2020 in Sicilia. Peggio solo Campania, Calabria e Puglia. La Sicilia al 6° posto con 489 reati accertati (il 5,9% del dato nazionale), con 716 persone denunciate, 41 arresti e 258 sequestri. La Sicilia è prima per numero di incendi negli impianti di trattamento, smaltimento e recupero (dal 2013 al 2021, 194 casi accertati, il 15% del totale nazionale).

La Sicilia poi ha il triste secondo posto nazionale nella classifica degli incendi boschivi (582, il 13,7% del totale), ma è prima per superficie incendiata (36.321 ha). Sono 14 le persone denunciate, nessun arresto mentre sono 18 in tutta Italia le persone fermate.  Il 54,7% dei roghi si è concentrato in Campania, Sicilia, Calabria e Puglia. Palermo al 3° posto tra i capoluoghi per numero di incendi. La Sicilia è al primo posto per crimini contro la fauna, con 1.259 reati accertati (il 15,4% del totale nazionale), sono 1.212 le persone denunciate, 3 arresti e 938 sequestri.