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17/05/2022 06:00:00

Salemi. Grazie all'Unicef rinasce il parco urbano

 Con il titolo “Cambiamo Aria-uniti per un mondo sostenibile”, inserita nel progetto “Scuola Amica”,  l’iniziativa dell’Unicef provinciale di Domenica Gaglio ha fatto tappa a Salemi nella mattinata di sabato 14 maggio.


Teatro della manifestazione il Parco Urbano, uno dei siti piu’ pregiati di cui dispone la città di Salemi.
Ma che, paradossalmente, detiene anche l’infausto primato di essere uno dei meno conosciuti dai suoi abitanti.

A cominciare dal nome. Che non ha. Nessuna amministrazione, nei lunghi anni della sua esistenza, ha avuto l’idea di battezzarlo.
Nel linguaggio comune viene definito “la Forestale” perché sull’apice della collinetta, seminascosta dalla fitta boscaglia, vi troneggia una caserma dei forestali.
Cosa che avrebbe fatto inorridire il suo progettista, l’architetto di fama mondiale Vittorio Gregotti.
L’idea era infatti la creazione di un parco urbano, destinato ad essere fruito da ogni tipologia di cittadini (anziani, bambini, sportivi) e non ad ospitare solo la sede di un corpo militare.
E non si tratta nemmeno di un parco suburbano, come tanti scrivono e dicono, sbagliando.
La vasta area verde e’ infatti inserita nel tessuto urbano, tra la via Lo Presti e la via Matteotti-Marsala, e non al di fuori del recinto urbano come, ad esempio, e’ quello di San Ciro.
Un autentico fiore all’occhiello di cui i salemitani dovrebbero menar vanto in quanto il loro borgo, uno tra i piu’ belli d’Italia, e’ uno dei pochissimi in Sicilia, l’unico in provincia, ad essere dotato di un Parco Urbano, esteso venti ettari circa.
Benissimo ha fatto l’Unicef a scegliere questa verde area rigogliosa per svolgervi la manifestazione, un autentico polmone verde, e un potenziale luogo d’incontro e di socializzazione per i cittadini.

A cui hanno aderito l’Istituto comprensivo Garibaldi/ Giovanni  Paolo  II diretta da Salvino Amico, la Lega Ambiente Belice di Valentina Caradonna, la Proloco di Giuseppe Pecorella e la Protezione Civile rappresentata da Antonio Brunetta e Giuseppe Gucciardi.
Ma i veri protagonisti della radiosa giornata ecologica sono stati gli alunni della terza e quinta classe del Plesso Cappuccini, accompagnati ovviamente dalle docenti.


E non solo perché e’ stata la loro prima uscita all’aria aperta dopo due anni di restrizioni dovute all’emergenza del covid.
Ma soprattutto per l’entusiasmo dimostrato per un evento di grande valore pedagogico, e simbolico.
Ci chiediamo perché mai non siano stati coinvolti tutti gli studenti degli altri plessi dell’Istituto, anche se limitatamente alle ultime tre classi.
Una maggiore partecipazione sarebbe auspicabile per le prossime edizioni. Il messaggio ambientalista che invita a “salvare” il mondo dai danni del cambiamento climatico crediamo che venga recepito piu’ facilmente dalle nuove generazioni.
Il destino del mondo ormai e’ affidato ai giovani.
La presenza degli anziani appare ormai solo come un atto di contrizione e di pentimento, essendo loro le colpe dei malanni di cui soffre la Madre Terra.


Gli scolari, appena arrivati,  hanno incontrato  i volontari  della Lega Ambiente  Belice e la sua presidente Valentina  Caradonna li hanno accompagnati alla scoperta dei “misteri” multicolori del bosco.
Hanno percorso il parco,  osservando attentamente l’ambiente che li avvolgeva, individuando quali sono i “punti verdi” ovvero gli  elementi e le strutture che favoriscono il benessere comune e quali sono invece i “ punti grigi” che, al contrario, lo ostacolano.
Gli aspetti a cui hanno prestato attenzione saranno in seguito utilizzati come strumento di proposta e progettazione di interventi finalizzati al benessere della comunità.
A fine manifestazione la ditta vitivinicola “Musita” ha regalato loro  delle penne biodegradabili, che a sua volta aveva ricevuto dall’Unicef come testimonianza di una  donazione  elargita in favor del progetto “Scuole in mattoni di plastica riciclata” che l’UNICEF sta portando avanti in Costa d’Avorio.


Tra gli altri, erano presenti alla manifestazione la responsabile Unicef di Salemi  Anna Rapallo Pilocane, la vicepresidente di Lega Ambiente Belice Paola Gandolfo e i giovani del servizio civile della Proloco.
La Presidente  provinciale dell’ Unicef  di Trapani  Domenica  Gaglio nel suo intervento conclusivo ha sottolineato che "Il cambiamento climatico lede i diritti dei bambini e degli adolescenti,  in tutto  il mondo,  rappresentando  uno dei maggiori ostacoli alla loro sopravvivenza, crescita e ad un  sano sviluppo. Cambiare la rotta anche con piccoli gesti quotidiani  è  diventato  ormai necessario. L'azione educativa mirata della tutela dell’ambiente vuole riconoscere i bambini e gli adolescenti quali agenti di cambiamento promuovendo la loro consapevolezza e responsabilità."
Una cosa e’ certa. Saranno le generazioni più giovani a subire nel prossimo futuro i guai maggiori e irreversibili.
E’, quindi, importantissimo che ne prendano coscienza il più presto possibile, che facciano sentire la loro voce e che chiedano al mondo politico una autentica svolta ecologica inequivocabile. Solo loro lo possono fare.


Franco Ciro Lo Re



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