L'informazione, dal latino "informatio": rappresentazione, idea, nozione. Nell'uso comune, dare notizia, informare i cittadini sui fatti e, in ragione di ciò, l'opinione pubblica si forma un parere.
L'esercizio di essa in sociologia è considerata il "quarto potere", effettuato con i mezzi di comunicazione, strumenti essenziali per una vita democratica.
Gli ultimi tre anni, con due eventi che entreranno nei libri di storia, la pandemia e la guerra in Ucraina, ne hanno messo in risalto l'importanza. Sul Covid-19, l'etere, la carta stampata ed internet sono stati inondati di dati ed accadimenti, idem per la guerra in corso nella nazione di Bulgakov.
Si vuole narrare la vicenda che coinvolge il giornalista di Tp24 Egidio Morici, il quale svolge la sua attività informativa principalmente su Castelvetrano. Le difficoltà d'esercizio nella piazza, sono note finanche in Alaska. Lo confermano gli ostacoli, l'assalto giuridico subito per un articolo del Morici, che l'avvocato che assiste i soggetti inquisiti ha ritenuto violazione di segreto istruttorio e avvisato il Morici a comunicargli la fonte entro due giorni.
La competenza nel dirimere la "quaestio" è stata esplicitata egregiamente dal giurista Valerio Vartolo. Dalla vicenda emerge un fatto incontrovertibile, l'avversione per i mass media, che nel nostro martoriato territorio meriterebbero altra attenzione. L'informazione è una risorsa vitale, imprescindibile per una società, è anche sinonimo di libertà, il lettore ne determina la bontà, per il suo operato il cittadino è tutelato dalla legge. Questi sono i e fatti sono la cosa più ostinata del mondo - Bulgakov -.
Vittorio Alfieri