Gentile direttore,
il mio silenzio sulle questioni che riguardano l’ospedale di Marsala non è né disinteresse e meno che mai sudditanza a logiche palermitane. In questi mesi come ben sanno i medici del “Paolo Borsellino” che ho più volte incontrato, ed in primis il dottore Gaspare Oddo che è il direttore sanitario facente funzioni, mi sono occupata personalmente di comprendere non solo le diverse criticità ma soprattutto di individuare le possibili soluzioni per far riaprire il nostro ospedale e permettere la ripartenza della Sanità nella città di Marsala.
Le opzioni per il rilancio del nosocomio sono state rappresentate al commissario dell’Asp di Trapani Paolo Zappalà in un incontro al quale ho fatto presenziare proprio il dottore Gaspare Oddo, col fine di integrare, laddove fosse stato necessario, le scelte strategiche che ho suggerito al commissario dell’Asp.
Con la stessa determinazione mi sono espressa in sala Giunta a Marsala dove ho rappresentato a Zappalà la non rinviabile necessità di fare ripartire il nostro ospedale, occupato da persone affette da varie patologie che, recandosi nei Pronto soccorso dei vari presidi ospedalieri della provincia, vengono dirottati a Marsala perché risultati positivi al Covid ma non certo perché malati di Covid. Questa condizione oggi deve cessare. Marsala deve tornare ad essere Dea di primo livello con tutte le branche specialistiche che in questi due anni sono state spostate altrove. Deve cessare la migrazione sanitaria dei nostri medici che, impossibilitati a svolgere la propria professione e ad assistere i propri pazienti, stanno tutti lasciando l’ospedale di Marsala. Voglio rassicurare i suoi lettori, gentile direttore, e i nostri concittadini di avere lavorato sotto traccia ma in modo incisivo. Lo stesso commissario Zappalà ha già ricevuto nel merito adeguate indicazioni dall’assessore regionale Razza in un incontro avvenuto una settimana fa. Saranno istituiti reparti indistinti per i pazienti risultati positivi al Covid in ogni presidio ospedaliero della provincia. A Marsala, oltre che un reparto indistinto, resterà solo la terapia intensiva e sub-intensiva, tanto più che non abbiamo nessun ricoverato in questi reparti, a significare che con il virus ormai si convive e si dovrà convivere tutelando sempre i più fragili, ma nella consapevolezza che non solo è passato il peggio, ma che grazie ai vaccini siamo stati in grado di fronteggiare questa gravissima emergenza sanitaria. Colgo l’occasione, come ho già fatto personalmente venerdì scorso recandomi al “Paolo Borsellino”, per ringraziare tutto il personale che in questi due anni è stato sottoposto ad uno stress straordinario e che con grande rigore etico e deontologico ha dimostrato di avere a cuore la salute dei cittadini, mettendo a rischio anche la propria senza protestare e senza rivendicare diritti.
on. Eleonora Lo Curto