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07/05/2022 06:00:00

L'incendio ad Erice: i numeri dei Vigili del Fuoco, la prevenzione, le reazioni all'ennesimo rogo

 Dopo l’ennesimo grave incendio che giovedì ha bruciato una buona parte di Monte Erice, incendio che anche questa volta, sembra, possa essere stato causato dalla mano dei piromani, oltre a fare la conta dei danni, si fa anche il punto sulla situazione riguardo alla prevenzione, a come ci si organizza per farla, a quello che è stato fatto e quello che non è stato fatto.

E poi ci sono le reazioni del mondo politico, istituzionale e dell’associazionismo. Dell’incendio di Erice ne abbiamo parlato con Pietro Silvano, vigile del fuoco del Comando Provinciale di Trapani e protagonista delle operazioni di spegnimento delle fiamme.

Pietro Silvano, siete stati impegnati per ore nelle operazioni di spegnimento del grande incendio di Erice. Cosa è successo, ci fa il punto di quanto accaduto?

Dopo quindici ore di lavoro, e dopo aver abbiamo impiegato un dispositivo di soccorso con 70 unità e 22 mezzi antincendio abbiamo avuto ragione delle fiamme e salvato il patrimonio immobiliare, le villette e le case che sono disseminate sul territorio di Erice. Fortunatamente non ci sono stati feriti. E’ stato un duro lavoro perché c’erano delle raffiche di scirocco che hanno raggiunto gli 80 km/h. E’ stata una notte di fuoco, gli aerei nel pomeriggio non hanno potuto svolgere la loro funzione principale, quella di spegnere il fuoco dall’alto, abbiamo dovuto fronteggiare da soli, perché il personale stagionale antincendio della Forestale non è stato ancora assunto e ci siamo trovati a fronteggiare da soli un incendio di proporzioni molto vaste. Abbiamo cominciato molto presto quest’anno la stagione degli incendi.

Silvano, nei giorni scorsi c’è stata una riunione in Prefettura, proprio riguardo alla prevenzione degli incendi. Come si fa a fare prevenzione vista la vastità del nostro territorio, con molti boschi e con un vento di scirocco così forte come quello dell’altro ieri?

Ho partecipato alla riunione in rappresentanza del comando provinciale dei Vigili del Fuoco. In quella riunione si è ribadito che è importante l’attività di prevenzione. Come si può prevenire: sicuramente con una pulitura di tutto ciò che è il sottobosco. Questo ancora non è stato fatto perché taluni lavori di pulizia non sono iniziati, è un ottimo deterrente l’ordinanza che ogni sindaco della provincia fa per la pulitura dei terreni, ma in ogni caso occorre una vigilanza costante. E’ stato suggerito che le associazioni di volontariato con un monitoraggio effettuato costantemente, possono svolgere un ruolo deterrente per dissuadere coloro che pensano di mandare in fumo un bosco. con la loro presenza costante sul territorio e possono svolgere un ruolo deterrente.

Sull’incendio di Erice, ci sono certezze che sia stato causato da piromani?

Certezze no, però diciamo che è quasi un binomio perfetto, quello di una giornata di forte scirocco e l’innesco di un incendio in più punti, e questo lascia intendere che ci possa essere una mano che può dar luogo a questi disastri. Il tutto va acclarato dalle indagini che le forze dell’ordine stanno svolgendo grazie anche al nostro contributo, ma in una giornata di vento così intenso, è molto facile che l’incendio si propaghi molto velocemente.

Quando arriverà questo personale antincendio stagionale, quando sarà in servizio?

Nelle riunioni preparatorie con la protezione civile regionale e il corpo forestale il primo giugno è stato indicato come il giorno dell’inizio della convenzione con i vigili del fuoco, e anche con l’ingresso in campo delle associazioni di volontariato che, dopo essere stati adeguatamente formati dai vigili, potranno svolgere la loro funzione antincendio.

Il sindaco di Erice Daniela Toscano - "E' un ennesimo, tragico, capitolo di questo terribile libro". A parlare è il sindaco Daniela Toscano. "I soccorsi - prosegue - sono stati preziosi e tempestivi. Donne e uomini, con coraggio, si sono prodigati tutta la notte tra le fiamme che hanno distrutto boschi e lambito anche le abitazioni: Vigili del fuoco, Protezione Civile comunale, Forestali, volontari di Protezione Civile col prezioso supporto della Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri e tutte le altre Forze dell’Ordine che hanno garantito i soccorsi e gestito la viabilità. Li ringrazio tutti". Secondo Toscano "oggi più di ieri dobbiamo stringerci e ripartire insieme. Il nemico di tutti noi è sempre il criminale di turno che, di anno in anno, sceglie con precisione giornate come quella di ieri, segnate dal fortissimo vento di Scirocco, per dare fuoco. Ad Erice come a Custonaci, a Xitta ed in altre Città, purtroppo. Pazzi senza scrupoli che, una volta individuati, andrebbero puniti in maniera esemplare. Servono pene più severe, questo è certo". Il sindaco rimanda al mittente le polemiche sull'azione della sua Amministrazione: "Perché puntare il dito contro il nostro Ente pubblico? Contro noi stessi, dunque. Eppure la nostra Protezione civile comunale ed i volontari, coordinati dal responsabile Giuseppe Tilotta, non hanno esitato a gettarsi tra le fiamme per salvare il salvabile. Lo ringrazio, li ringrazio. Il Comune di Erice, così come qualsiasi altro piccolo ente pubblico che gestisce con forze esigue la prevenzione e le emergenze di un territorio vastissimo, in cui è presente una grande montagna come la nostra, ha fatto ciò che ha potuto". "Si chiedono controlli a tappeto - continua Daniela Toscano - si chiede prevenzione a 360 gradi, si chiede tempestività, si chiedono cose che un piccolo Comune non può fare da solo. Si chiede la bacchetta magica a chi è fatto di carne ed ossa. Bisogna, invece, riflettere su altro. Servono più uomini e mezzi per Forestale e Vigili del Fuoco. Servono pene severissime, come detto. E serve una collaborazione sinergica tra gli Enti preposti, cosa che abbiamo richiesto con grande forza un anno fa, con nota prot. 31008/2021 indirizzata al Presidente della Repubblica, al Ministro della Difesa, al Ministro dell’Interno, al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore regionale dell’Agricoltura, al Dipartimento regionale della Protezione civile e alla Prefettura. Con quella nota avevamo richiesto il potenziamento dei controlli ad Erice come in altri territori, nelle giornate di “allerta rossa” diramata dalla Protezione civile regionale. Avevamo richiesto la predisposizione di pattugliamenti speciali dell’Esercito Italiano in sinergia con le Forze di pubblica sicurezza, il rafforzamento delle modalità di controllo mediante l’uso di telecamere di sicurezza ed altri metodi innovativi di allarme, abbiamo chiesto di incrementare il personale dei Vigili del fuoco e di inasprire le pene nei confronti dei piromani. Purtroppo a quella nota non è seguito nulla ed il Comune di Erice, dopo l’incendio del 25/07/2021, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Trapani".

ASSOCIAZIONE SALVARE ERICE - L’incendio che ha devastato il versante ovest della montagna di Erice, messo in pericolo persone e abitazioni e incenerito alberi e sterpaglie, è solo l’ultimo atto di una strategia criminale di chi, impunemente, vuole distruggere il territorio. Quest’anno i piromani hanno agito anzitempo, molto prima dell’estate e, aiutati dal forte vento di Scirocco, hanno colpito una vasta parte del territorio ericino. Solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco, dei volontari della Protezione civile e dell’Aereonautica, si è evitata una vera catastrofe. Crediamo che dinanzi a questi atti gravissimi che causano danni incommensurabili alla natura e all’uomo, nessuno possa rimanere indifferente. Ma l’indignazione non è sufficiente: è necessario che ognuno faccia la propria parte, e le istituzioni e la politica prima di tutti. Erice va tutelata e salvaguardata ogni giorno dell’anno come patrimonio dei residenti e della collettività e non solo nel periodo estivo quando il borgo medievale si popola di turisti e (sempre meno) di villeggianti. Le azioni di tutela dell’ambiente e di rilancio di uno degli angoli più suggestivi della provincia, ricchissimo di storia e di cultura, vanno programmate, e devono essere lungimiranti e costanti. L’Associazione Salvare Erice si augura che nelle intenzioni dell’amministrazione pro tempore e dei candidati sindaci che si propongono come guida del Comune, ci sia la volontà di mettere in campo azioni forti e decise che vadano in questa direzione.

Partito Democratico, Venuti e Villabuona: "Musumeci la smetta con lo scarica barile e riconosca le responsabilità della Regione" - "Bisogna ringraziare tutti coloro che hanno lavorato senza sosta per lo spegnimento degli incendi che hanno coinvolto ieri la nostra provincia, il più grave certamente ad Erice. I disagi che hanno subito i cittadini che hanno dovuto abbandonare le loro case non può lasciarci indifferenti, ma non si può solo puntare dito contro chi provoca gli incendi, dimenticando le gravi responsabilità nella prevenzione. Le dichiarazioni propagandistiche del Presidente Musumeci, ormai in piena campagna elettorale, sono molto gravi perché dimostrano che evidentemente non ha idea di ciò che ha fatto, o meglio di ciò che non ha fatto in questi cinque anni. La stragrande maggioranza degli incendi parte dalle aree protette che dovrebbero essere curate dalla regione e visti i gravi danni, lo scaribarile di queste ore risulta ancora più fastidioso e irrispettoso di tutti coloro che hanno avuto gravi disagi o subito danni. Ci saremmo aspettati un'assunzione di responsabilita' e le scuse da parte del Presidente ai cittadini e invece solo propaganda, da parte di un Presidente che non è ancora in grado di approvare la finanziaria e che quindi non può procedere all'assunzione dei forestali necessari per la prevenzione e lo spegnimento degli incendi. Dopo cinque anni di governo Musumeci continua a fare dichiarazioni di intenti, senza essere stato in grado di fare un passo avanti nella riorganizzazione del corpo Forestale, tantomeno della Protezione Civile dando maggiori poteri ai comuni. La prevenzione degli incendi non si fa con la propaganda elettorale, ma con azioni precise che in Sicilia vengono ogni anno sollecitate dai Sindaci e dalle associazioni ambientaliste, ma che vengono puntualmente ignorate dall'attuale Governo regionale".

Musumeci ai sindaci: «I terreni incolti sono un pericolo» - «Il ruolo degli Enti locali è fondamentale per la prevenzione e la lotta attiva agli incendi. Solo se facciamo rete riusciamo a evitare che la Sicilia torni a bruciare. Si imponga la scerbatura ai proprietari di terreni incolti. La legge non ammette deroghe». È questo, in sintesi, l’appello che il presidente della Regione Nello Musumeci ha rivolto nella direttiva per la campagna antincendi già inviata ai sindaci dei 391 Comuni dell’Isola e delle tre Città metropolitane e ai sei commissari straordinari dei Liberi consorzi comunali, tutti aventi un ruolo primario all’interno del sistema di Protezione civile. Una disposizione con la quale il governatore siciliano, richiamando i primi cittadini ai compiti loro assegnati dalla legge, mira alla prevenzione e al contrasto del rischio incendi boschivi, di vegetazione e di interfaccia. «Negli anni scorsi e in particolare nel 2021 – si legge nella nota, firmata anche del capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina - il territorio siciliano è stato colpito da numerosissimi e devastanti incendi, spesso riconducibili all'azione dell'uomo o a non sufficienti misure di prevenzione. Le conseguenze sono state la distruzione di decine di migliaia di ettari di terreno boschivo e ingenti danni alle attività produttive e a beni pubblici e privati». «Alla luce di quanto verificatosi, per migliorare la capacità di risposta e l'efficacia delle azioni poste in essere dal sistema – continua il presidente della Regione - l'approccio alla lotta agli incendi estivi dovrà essere incentrato anche sul miglioramento del modello organizzativo, con la piena collaborazione sul campo di tutte le risorse disponibili del sistema regionale di Protezione civile e sulla condivisione di informazioni». Il dipartimento regionale di Protezione civile continuerà a emettere quotidianamente l'Avviso per rischio incendi e ondate di calore che vincola le amministrazioni, le organizzazioni e gli enti destinatari a svolgere le azioni previste, giuridicamente rilevanti, per la prevenzione e il contrasto degli incendi boschivi e di interfaccia. I livelli di allerta dell'avviso attivano adeguate azioni e contromisure per la salvaguardia della vita umana e di beni.

 Il candidato a sindaco di Erice Piero Spina - "Ogni anno si assiste all’inesorabile tragedia ambientale. Non è il momento delle critiche, ma quello di interrogarsi sulle possibili soluzioni. L'emergenza incendi deve rientrare all'interno di un patto ambientale da sottoscrivere e condividere con la città. Protezione civile, cacciatori, ambientalisti, pastori, vigili del fuoco, corpo forestale. Tutti vanno coinvolti. Necessitano azioni concrete in tema di prevenzione e organizzazione dell'emergenza”. Così Piero Spina, candidato a sindaco del Comune di Erice, prende posizione contro i tragici roghi che hanno afflitto la Montagna di Erice. "I dati e le dinamiche fotografano una situazione in cui gli incendi, di natura dolosa, causano una continua perdita di macchia mediterranea e comportano un costo elevatissimo alla comunità in termini economici e di perdita di biodiversità. Il nostro obiettivo è quello di pensare ad un approccio innovativo alla prevenzione degli incendi. Va attivato un continuo dialogo all'interno di un tavolo istituzionale tra tutti gli attori. È il punto di partenza e la prima azione concreta in tema di prevenzione e organizzazione dell'emergenza. Dotare le squadre di pronto intervento di maggiori risorse e strumenti è fondamentale per intervenire tempestivamente e in maniera efficace. Quello che si potrebbe fare è inserire l'utilizzo di tecniche di prevenzione, un continuo pattugliamento della montagna, la creazione di cisterne che a cascata possano portare l’acqua nei punti di rogo, la creazione di viali tagliafuoco e, come supporto ad una strategia complessiva, l'introduzione di strumenti di sistemi di nuova generazione, come le telecamere termosensibili".

A Trapani a proposito di misure di prevenzione degli incendi per la stagione 2022, il Sindaco Giacomo Tranchida ha firmato una apposita ordinanza. Qui tutte le informazioni e i dettagli del provvedimento.

 




Native | 2024-07-16 09:00:00
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