Roberto Angileri, candidato sindaco di Petrosino alle amministrative del prossimo 12 giugno. A Petrosino c’è un sistema elettorale maggioritario, chi prende più voti diventa sindaco. Siete tre i candidati e avete già fatto la presentazione ufficiale alla città e alla stampa. Emergono già le differenze tra lei e gli altri candidati? Perché scegliere lei piuttosto che Anastasi o Pellegrino?
Ancora penso che non siano definite le linee programmatiche di tutti e tre i candidati a sindaco. Ebbene che ci sia questo fermento politico a Petrosino, perché è giusto e democratico. Perché scegliermi, perché ho dimostrato in questi quattro anni di amministrazione, la mia serietà, il mio impegno, la mia professionalità, e i risultati credo ne diano anche atto.
Roberto Angileri, la sua candidatura è in continuità con l’amministrazione Giacalone. Questo non rischia di trasformare le elezioni in una sorta di referendum sull’operato di Giacalone?
Io credo vada fatta una piccola premessa. L’operato di Giacalone dura da 10 anni. I primi cinque hanno avuto un giudizio positivo da parte della cittadinanza. Gli ulteriori cinque anni mi hanno visto con onore far parte di questa giunta. Io in coscienza penso di aver operato in tutta onestà, ho messo tutto il mio impegno, la mia passione, tutte le mie capacità per dare un contributo a questa cittadina. Ho dimostrato di saper ascoltare tutti i cittadini, e non mi riferisco solo all’ultimo biennio di pandemia, particolarmente intenso per tutti noi amministratori ma che è stato un motivo di crescita anche a livello umano; porto la mia esperienza sia professionale sia da amministratore e abbiamo allargato alle nuove realtà, alle associazioni, ai nuovi partiti politici e i movimenti e con questo andremo ad integrare quello che è stato il percorso di questa amministrazione che però è terminato. I dieci anni di "Cambia Petrosino" sono giunti ormai al termine e adesso inizia un nuovo progetto politico, più ampio, più inclusivo, che vede me come attore principale.
Angileri c’è una bella vivacità politica a Petrosino, la campagna elettorale è iniziata in maniera decorosa, senza attacchi agli avversari, almeno fino a questo momento, vedremo in seguito. State tentando di spiegare ai cittadini il programma con il quale governare per i prossimi cinque anni la città di Petrosino.
E’ un bel segnale di maturità politica. Ognuno deve portare avanti quelli che sono i contenuti e i propri programmi. Così sto facendo anche io, mi faccio forte però di un bagalio di progettualità che vedrà la luce nel prossimo quinquennio e a cui ho dato il mio contributo in questi anni e mi riferisco alla riqualificazione di Sibiliana, al recupero e alla rivalorizzazione di edifici di rilevanza storico-culturale come la Casa dell’Acqua e Torre Sibiliana, la Piazza Biscione, la pista ciclabile. Ci sono una serie di progetti già finanziati ed esecutivi che sono pronti per essere realizzati. Avremmo potuto iniziare prima, purtroppo la pandemia ha rallentato notevolmente e ci siamo dedicati a quello che era l’aspetto umano in questo biennio molto difficile. A questo aggiungo l’ulteriore attività amministrativa che ha portato proprio questa settimana, un ulteriore finanziamento dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per quattro milioni e mezzo che riguarda l’edilizia popolare e le politiche di accoglienza all'immigrazione. Altri quattro milioni di euro sono stati finanziati per tre progetti per le strade rurali. L’obiettivo è quello di individuare nel PNRR quelle che sono le missioni più adatte e più conciliabili con le esigenze del territorio e dei cittadini di Petrosino.
Roberto Angileri, tutti e tre i candidati sindaco in passato avete votato, almeno una volta, per il sindaco Giacalone. Marcella Pellegrino è stata vicesindaco, questa porta un po’ di rammarico, una esperienza che è stata come un big bang, che oggi vede avversari coloro che una volta erano alleati.
Petrosino è una cittadina di 8mila abitanti, è naturale che ognuno poi riveda i propri obiettivi o quello che ha in mente da fare. In verità anche io nel primo mandato di Gaspare Giacalone non ero al suo fianco, ma con il candidato opposto, ma questo non vuol dire nulla, capita che ci siano visioni diverse, poi all’atto amministrativo, quando si vedono risultati e si vede quella che è stata una rivoluzione a Petrosino, un cambiamento effettivo, allora bisogna avere anche il buon senso di rivedere le proprie posizioni e non essere contro a prescindere.