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22/04/2022 06:00:00

A Palermo centrodestra nel caos, cerca ancora un candidato. A sinistra liste già pronte

 Gli incontri nel centrodestra non si sono mai fermati, le elezioni amministrative di Palermo sono il nodo fondamentale che terrà unita la coalizione anche dopo, in vista delle elezioni regionali.


Troppi candidati ad oggi e un passo avanti regalato al centrosinistra, il candidato Franco Miceli ha presentato le liste, la sua però sarebbe una azione amministrativa in continuità con Leoluca Orlando, attuale sindaco. Palermo vive delle emergenze senza precedenti, dalla spazzatura alle periferie abbandonate, dalla sicurezza in città al piano viabilità, dalle bare insepolte al cimitero dei Rotoli ad una altissima dispersione scolastica, una nuova povertà che rende la città più fragile.

Il centrodestra lo sa che stavolta potrebbe avere la strada sgombra e vincere ma serve unità, Fratelli d’Italia, infatti, discute su una convergenza verso Francesco Cascio, il candidato di Forza Italia, del resto la candidata sindaca di Giorgia Meloni, Carolina Varchi, potrebbe dare ugualmente una mano alla città, gode di una buona credibilità e stima tra i cittadini.

A Roma i grandi lavori mirano proprio a compattare tutto il centrodestra, un unico candidato, con il ritiro di Roberto Lagalla( Lorenzo Cesa gli offrirebbe un posto alle nazionali), Totò Cuffaro e Saverio Romano sono già verso Cascio, l’MNA sta lavorando per il ritiro di Totò Lentini. Uno strappo da ricucire con l’aiuto dei leader nazionali, una ritrovata ma ancora non praticata unità. Nel mezzo ci sono le dichiarazioni e gli appelli di Nello Musumeci, che adesso prova pure a invocare l’aiuto di Silvio Berlusconi per sigillare la sua di candidatura alle regionali. Le trattative, invece, sono portate avanti dalla senatrice Licia Ronzulli e dal coordinatore nazionale, Antonio Tajani, che si è già espresso: le elezioni regionali sono ancora lontane, ci sarà tempo dopo le amministrative per affrontare le candidature. Insomma, per Musumeci non ci sono spiragli in questo momento.

La ritrovata intesa tra Forza Italia e Lega, che ha indicato il vicesindaco in Alberto Samonà, attuale assessore regionale, ha lanciato più di qualche campanello di allarme proprio al governatore.

Intanto sulle paventate dimissioni di Musumeci anche la coalizione si spacca, Ignazio La Russa(FdI) invita il presidente a formalizzarle mentre Licia Ronzulli (FI) le stoppa. Dimissioni che in ogni caso dovrebbero arrivare davvero a breve, la prima finestra utile è quella del 26 giugno, coincide con i ballottaggi delle amministrative, questo significherebbe però che le dimissioni dovrebbero arrivare il 28 aprile.

La baraonda palermitana riguarda tutti, si tratta della quinta città d’Italia, una città Metropolitana, impossibile non guardare alla maggiore città della Sicilia occidentale, che, come previsto, a cascata influenzerà le elezioni regionali prossime.

Al candidato Lagalla guarda con attenzione la Meloni, potrebbe addirittura appoggiare l’ex Rettore ma ha chiesto di farlo senza alcuna presenza renziana. Imbarcare Fratelli d’Italia significa imbarcare Musumeci, per i renziani questa lettura sarebbe un colpo di grazia ma Lagalla è pronto a tutto pur di non fare un passo indietro nonostante gli emissari romani.
Ultime ore utili, per nuovi stravolgimenti palermitani e regionali.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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