"La mia vita è stata sempre ispirata a favorire il merito", così avrebbe risposto l'ex accademico e chirurgo Gaspare Gulotta, arrestato la scorsa settimana assieme ai figli, Eliana e Leonardo, entrambi medici, con l'accusa di aver truccato i concorsi al Policlinico di Palermo (gli articoli su tp24, qui la prima parte e qui la seconda).
Gulotta ha risposto alle domande del gip Donata Di Sarno, rispondendo alle accuse della Procura. A turno, assieme ai figli, sono stati interrogati per oltre otto ore, difendendosi e respingendo le accuse.
Gulotta, ex direttore del dipartimento di Discipline chirurgiche, oncologiche e stomatologiche del Policlinico ha negato di aver mai influenzato un concorso o fatto accordi per scegliere i vincitori. Si sarebbe sempre attenuto alle regole. Sarebbero almeno 5 le gare pilotate, invece, secondo il procuratore aggiunto Sergio Demontis, che coordina l'inchiesta dei carabinieri.
Riguardo ad "un patto di alternanza" con l'altro indagato, il professore Adelfio Latteri, Gulotta ha chiarito al giudice che la prova dell'inesistenza di questo presunto patto risiede, da un lato, nel fatto che nel tempo i vincitori dei concorsi sarebbero stati in larga maggioranza suoi allievi e non di Latteri, e, dall'altro, nelle lettere che Latteri avrebbe inviato ai commissari per fare presunte pressioni all'insaputa di Gulotta.
Gulotta ha negato il presunto dossieraggio ai danni dell'ex genero e chiarito che le uniche informazioni che avrebbe richiesto sarebbero state quelle relative alla residenza dell'ex genero. L'ex professore ha detto di essere disponibile ad essere risentito per chiarire tutte le accuse. I figli, hanno risposto al giudice e respinto le accuse. Eliana Gulotta ha fornito anche dei chiarimenti legati alla contestazione di calunnia nei confronti dell'ex marito.