È salpata ieri alle 13.40 dal porto di Mazara del Vallo la nave Mare Jonio per l’undicesima missione di osservazione e monitoraggio, ricerca e soccorso di Mediterranea Saving Humans.
Nelle prossime la nave raggiungerà la zona Sar assegnata alla Libia nel Mediterraneo Centrale, dove già si trova da alcuni giorni la Sea Watch 3. In questo tratto di mare, nei soli primi tre mesi dell’anno, 318 persone hanno già perso la vita, secondo i dati ufficiali forniti dall’IOM, organizzazione per le migrazioni delle Nazioni Unite.
«Per esperienza e per i casi di naufragi fantasma denunciati dall’inizio dell’anno, - si legge in una nota della ong - sappiamo purtroppo che morti e dispersi sono molti di più. Soltanto una settimana fa Alarm Phone, il centralino funzionante 24 ore al giorno animato da una rete di attiviste e attivisti africani ed europei, ha denunciato l’ennesima sparizione di un gommone con oltre un centinaio di persone a bordo partito dalle coste libiche ad est di Tripoli. Solo quattro sarebbero i superstiti di questo naufragio, la cui dinamica non è stata ancora chiarita, anche perché i sopravvissuti, recuperati in mare dalla nave mercantile Alegra 1, battente bandiera panamense, sono stati consegnati a motovedette libiche e deportati di nuovo in quel Paese da cui cercavano di fuggire».