Concorsopoli ad Alcamo, revocati gli arresti domiciliari al sindacalista dell'Usip

E' stata Revocata la misura cautelare dell’obbligo di dimora per il sindacalista Vittorio Costantini, segretario generale dell’Unione sindacale italiana poliziotti (Usip), indagato per un presunto traffico di influenze dalla procura di Trapani nell’ambito dell'operazione "Concorsopoli" ad Alcamo. Indagine che ruota attorno al funzionario dei vigili del fuoco Giuseppe Pipitone e alla sua scuola per preparare i candidati ai concorsi per la polizia o per vigile del fuoco, che lo scorso 29 marzo ha portato all'esecuzione di 14 misure cautelari, delle quali una in carcere (Pipiotone), tre agli arresti domiciliari e dieci obblighi di dimora da parte dei carabinieri della compagnia di Alcamo.

Ad una settimana dall'interrogatorio reso da Vittorio Costantini, il gip di Trapani Massimo Corleo, ha revocato la misura cautelare per il sindacalista che ora aspetterà da uomo libero la conclusione delle indagini.

Così scrive il gip nell’ordinanza di revoca: “…il Costantini ha fornito spiegazioni in ordine alla condotta dallo stesso serbata in occasione dei fatti per cui è procedimento…”, e valutando altresì che “…l’indagato ha evidenziato come il procedimento di assegnazione alle scuole di polizia sia predeterminato in ragione della provenienza territoriale ed ha fornito elementi per i quali può accedersi alla ricostruzione alternativa secondo la quale egli si sia limitato a fornire informazioni normalmente conosciute dai sindacalisti…”, ha ritenuto “...la misura cautelare dell’obbligo di dimora, certamente gravemente refluente sulle lui incombenze di sindacalista nazionale…”, revocando quindi la misura, “…dovendosi escludere, come già rilevato nel provvedimento originario, che allo stesso possa essere attribuito il reato di traffico di influenze….”.