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06/04/2022 07:45:00

Chiude a Palermo lo storico bar "baby luna". Costi insostenibili 

Ci vediamo al "Baby Luna"? Da oggi non più. Chiude a Palermo lo storico bar tabacchi: "impossibile sostenere i costi".

Dopo quasi mezzo secolo, a Palermo, si abbassano le saracinesche del bar tabacchi "Baby Luna", noto punto di ritrovo sulla circonvallazione, esattamente al civico 1843 di viale Regione Siciliana, sul ponte Corleone.

Aperto dal 1978, il "Baby Luna" è stato il punto di riferimento di molti lavoratori e viaggiatori che da lì passavano per fare gite fuori porta o per lavoro e per gli autotrasportatori che lasciavano Palermo prima di mettersi in viaggio.
Bar, caffetteria, ristorante, pizzeria e pub, dal 2009 vendeva anche tabacchi.

La Ge.Co. - Gestioni Commerciali srl - ha consegnato le lettere di licenziamento ai nove dipendenti che resteranno senza un lavoro. Un pasticcere, un rosticciere, quattro banconisti e tre cassieri sono stati licenziati per cessazione attività, dato che ormai è diventato impossibile sostenere i costi.
“Siamo arrabbiati perché ci siamo sentiti abbandonati, ma non con la ditta. Loro non c’entrano nulla. Ci avrà sulla coscienza il Comune di Palermo che si è dimenticato di noi” - sostengono i lavoratori.
Le restrizioni e le riaperture a singhiozzo causate dalla pandemia e poi la difficile accessibilità al locale per via dei lavori sul Ponte Corleone ha di fatto reso impossibile raggiungere il parcheggio davanti al bar-tavola calda, dando il colpo di grazia all’attività gestita dalla famiglia Fiore che sembrava ormai consolidata da tempo e che invece ha subito un calo superiore al 70%.

La chiusura? Un rischio prevedibile e concreto

La stessa Marilena Fiore, titolare del "Baby Luna" già in passato era intervenuta denunciando la situazione di isolamento vissuta dalla propria attività commerciale e chiedendo un confronto con le istituzioni, dopo averne avuto uno informale e inconcludente. Quanto ai ristori l’imprenditrice non ne mette in dubbio l’utilità ma, a suo parere, sarebbe servito qualcosa di più immediato .
"Si, i ristori possono essere utili. Ma noi abbiamo bisogno di liquidità immediate. Abbiamo dato mandato al nostro avvocato di procedere contro il Comune, ma sappiamo che ci sono tempi lunghi. Abbiamo paura di chiudere, è un rischio concreto"

Dorotea Rizzo