In Sicilia si voterà per le elezioni amministrative il 12 giugno, così come nel resto d’Italia.
Lo aveva anticipato qualche giorno fa il presidente della Regione, Nello Musumeci, che si sarebbe andati verso l’electron day per il referendum nazionale.
Sono chiamati al voto in totale 120 Comuni, nel trapanese le sfide riguardano il Comune di Erice e quello di Petrosino, mentre a livello regionale quelle più attese riguardano la città di Palermo e quella di Messina. Insieme alla carica di Primo Cittadino si rinnoveranno anche i consigli comunali
Si voterà nella sola giornata del 12 giugno, le urne apriranno alle 7.00 del mattino e chiuderanno alle 23.00, le operazioni di scrutinio avverranno subito dopo la chiusura delle operazioni di voto, mentre il turno di ballottaggio si celebrerà il 26 giugno.
Ancora molti dubbi sulle candidature palermitane per il centrodestra, deciso a continuare la sua corsa è Roberto Lagalla che, si è dimesso da assessore regionale, corre come civico senza bandiera di partito ma ha già lanciato all’appello all’unità del centrodestra, coalizione che presenta ad oggi maggiori problemi: troppi i candidati e quasi nessuna sintesi o passo indietro. Questo fine settimana sarà intenso da un punto di vista di incontri che dovrebbe determinare quantomeno una scrematura.
Forza Italia pare intenzionata a far convogliare gran parte dei partiti sulla candidatura di Francesco Cascio, Fratelli d’Italia potrebbe rimanere fuori da questo accordo e quindi fare una corsa in solitaria.
Nel trapanese chiamate al voto sono la città di Erice con il sistema proporzionale, e Petrosino con il sistema maggioritario.
I candidati della vetta sono già in campagna elettorale da qualche settimana, c’è l’uscente in carica Daniela Toscano, Piero Spina appoggiato dall’MNA-VIA e una serie di liste civiche, Silvana Catalano per Fronte Comune e Eric’è, Maurizio Oddo sostenuto dal M5S, Amo Erice e il PSI.
Altra partita si gioca a Petrosino, l’uscente Gaspare Giacalone ha terminato i suoi due mandati e non può più ricandidarsi, in lista per la carica di Primo Cittadino ci sono Roberto Angileri, che dovrebbe essere appoggiato dal sindaco uscente e da gran parte dell’attuale giunta, e poi Marcella Pellegrino, già vice sindaca della città, attuale consigliera comunale, si presente da civica.
Le elezioni amministrative palermitane e messinesi influenzano le elezioni regionali, la Lega di Matteo Salvini, che in Sicilia si fa chiamare Prima l’Italia, ha posto delle condizioni: o esprimerà il sindaco di Palermo oppure il nome del prossimo presidente della Regione, un out out lanciato agli amici della coalizione, e ha chiesto al commissario del partito siciliano, Nino Minardo, di intensificare gli incontri per avere un nome da spendere subito su Palermo.
Nel frattempo il partito si riorganizza sui territori con un cambio di dirigenti al vertice: via chi si dovrà candidare per le regionali e dentro chi non ha l’ingombro di una pesante campagna elettorale sulle spalle. A Trapani lascia il coordinamento provinciale Maricò Hopps, sarà candidata alle regionali, e prende il suo posto Francesco Cannia. Per la Lega in provincia di Trapani la difficoltà maggiore sarà quella di fare la lista, ad oggi non ci sono consiglieri comunali che hanno aderito al partito, qualcuno si manifesta vicino ma fatica a prendere la tessera e a dichiararsi della Lega.