Chi non svolge il lavoro di elettrauto, o comunque non ha grandi conoscenze nel campo della meccanica automobilistica, probabilmente ignora la complessità che si cela dietro il mondo delle lampade e lampadine per autoveicoli. Le tipologie e le gamme di lampade sono numerosissime, e districarsi in un dedalo di offerte e di possibilità non è sempre facile.
Tenendo conto che l’obiettivo principale – di ogni proprietario di auto, ma anche di ogni elettrauto che svolge il proprio lavoro con serietà – è quello di mettere il veicolo nelle condizioni di offrire le migliori prestazioni possibili (che nel caso specifico significa offrire un’illuminazione adeguata in ogni situazione – sia all’interno dell’abitacolo che al di fuori di esso – senza gravare in maniera smodata sul consumo della batteria), anche la scelta di una lampadina piuttosto che un’altra può risultare apicale.
Quali sono le principali tipologie di lampadine disponibili in commercio?
Diverse caratteristiche distinguono le lampadine per auto l’una dall’altra. Una di queste è il tipo di elemento e di fenomeno fisico che determinano la produzione di luce.
Le lampade alogene o allo xenon, ad esempio, combinano l’incandescenza del filamento di tungsteno con la presenza di un gas (un gas alogeno nel primo caso, lo xeno dall’altro) che produce una diffusione di luce maggiore e più ampia.
Le lampadine al LED, invece, sfruttano un diodo che emette luce (priva delle lunghezze d’onda maggiori e minori rispetto a quelle dello spettro del visibile, ovvero quelle dei raggi infrarossi e degli ultravioletti) quando è percorso da corrente elettrica.
Va da sé che ciascuna tipologia di lampade offrirà prestazioni differenti, sia in termini di qualità della luce (più o meno bianca), sia in termini quantitativi, ma soprattutto per quanto riguarda la durata delle lampade stesse.
A ciascuna lampadina la sua funzione
Un altro parametro di scelta imprescindibile è costituito dall’attacco della lampadina.
In commercio esistono diversi attacchi, e malgrado i costruttori tendano sempre più verso una precisa standardizzazione, il rischio di confonderli tra loro persiste tuttora.
Per questo, onde evitare di acquistare una lampadina di ricambio che poi si rivelerà inservibile perché non montabile sulla nostra auto, quando non si ha dimestichezza con i parametri tecnici dei pezzi di ricambio è sempre opportuno rivolgersi a tecnici e professionisti del settore, in grado di evitarci una spesa inutile (oltre che di consigliarci il prodotto migliore).
Infine, la principale distinzione tra le varie tipologie di lampadine per auto riguarda la loro collocazione sulla vettura, e di conseguenza la loro funzione. Difatti, per fare un esempio, una lampadina per luci di segnalazione dovrà avere caratteristiche ben diverse da una lampadina preposta all’illuminazione della targa, sia per quanto riguarda le dimensioni, sia per ciò che concerne la quantità (ovvero la potenza sprigionata) e la qualità (in particolare la temperatura di colore) della luce emessa.
Semplificando al massimo, possiamo individuare 12 tipologie di lampadine sulla base della loro collocazione.
1. Lampadine per faro frontale.
2. Lampadine fendinebbia.
3. Lampadine per indicatori di posizione e parcheggio frontali.
4. Lampadine per indicatori di direzione frontali.
5. Lampadine per indicatori di direzione laterali.
6. Lampadine per luci indicatori di retromarcia.
7. Lampadine per luci posteriori di stop.
8. Lampadine per indicatori di direzione posteriori.
9. Lampadine per luci di posizione posteriori.
10 Lampadine retronebbia.
11. Lampadine per luci targa.
12. Lampadine per interno abitacolo.
Ovviamente esistono in commercio lampadine adatte a svolgere una moltitudine di funzioni, e dunque a essere installate in diverse posizioni.
Tuttavia, anche in questo caso non bisogna dare tutto per scontato, neanche quando un’intercambiabilità fra una posizione e l’altra appare la soluzione più ovvia.
Ad esempio, tutte le lampadine per indicatori di direzione posteriori possono essere montate anche in posizione anteriore, ma non tutte le lampadine per indicatori di posizione anteriori possono altresì trovare alloggio nel comparto posteriore del veicolo.
Questo perché, a livello industriale, sono stati pensati di modelli di lampadine preposti specificamente per essere utilizzati come indicatori di direzione anteriori (anche perché, statisticamente, sono tra quelle che vengono cambiate più spesso), mentre non sembra essere stato avvertito il bisogno di operare in senso inverso. Le ragioni industriali che hanno condotto a tale iniqua parcellizzazione sono molto complesse e non è questa la sede per affrontarle nel dettaglio: di fatto, però, ciò comporta quel rischio di fare confusione e acquistare il prodotto sbagliato cui accennavamo in precedenza, soprattutto se si ricorre a soluzioni “fai da te”.
In sostanza, per quando possa sembrare assurdo, cambiare una semplice lampadina per auto non è come cambiare una lampadina a casa. E dal momento che in gioco c’è la sicurezza individuale – sia di chi guida, sia di chi ne incrocia il tragitto su strada – si tratta di un’operazione da svolgere con la massima attenzione e il più ampio bagaglio di informazioni a disposizione.
Fonte d'informazione:
Informazioni sui fanali auto estratte da autoparti.it
Informazioni sui fanali auto estratte da wheels.iconmagazine.it