In provincia di Trapani sulla vetta di Monte Erice l'omonima cittadina medievale, meta di turismo internazionale, si conclude ad Est con un Giardino dedicato a Venere, il Giardino del Balio.
L'attività di un giardiere e di un paesaggista hanno svelato diversi segreti sulla "fanciulla" distesa su una pietra in mezzo ad una vasca ottagonale con un bassorilievo di un'Ape e con il viso della Dea rivolto ad Est. Sembrava tutto pacifico e chiaro ma i due curiosi, giardiniere e paesaggista, scoprono che il belvedere ad Ovest è calibrato per vedere il pianeta al vespro per poi rivederlo, ogni 125 anni circa, oscurare il Sole durante il Transito del Pianeta sul Sole all'albegio.
L'ultimo verificatosi nel 2004 ed i prossimi sono previsti, secondo gli astronomi, nel dicembre del 2117 e nel 2125 all'alba. Tale circostanza Astronomica determinerebbe il senso del Giardino come un Osservatorio astronomico se non fosse che tale fenomeno ricorda anche gli antichi riti di Mitra a causa delle evidenti similitudini tra la postura della Venere del Balio e quelle di Mitra rappresentate nell'ampia letteratura archeologica ed artistica.
Fino ad oggi la storia conosciuta del Giardino del Balio di Erice veniva descritta nell'ambito della cultura eclettica oggi si suppone invece che sia molto più complessa e moderna motivo in più per ripensarlo assieme alle Torri come proposta di un Osservatorio Astromico Didattico a regia Comunale, Fondazione Ettore Majorana e INAF ( Istituto Nazionale di Astrofisica) perché alla fine il Giardino del Balio è poesia e scienza insieme.
Pietro Pedone, paesaggista
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