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26/03/2022 11:01:00

Marsala, continua a spacciare da casa nonostante gli arresti domiciliari. Arrestata una donna

Si trovava già agli arresti domiciliari per spaccio di droga, ma ha continuato ugualmente a spacciare, cocaina, eroina e crack, facendo del suo appartamento nel quartiere di Sappusi, una centrale della droga. Per la donna di 42 anni, storica spacciatrice di Marsala sono scattate le manette in seguito all'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal tribunale di Palermo. La donna, infatti, ha continuato la sua attività nonostante fosse già stata fermata. Lo scorso 8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, è uscita ed è stata fermata dai Carabinieri che indagavano da tempo sull'andirivieni nei dintorni dell'abitazione della donna. Con se aveva la somma di mille euro in contanti, derivante dell'attività di spaccio mai terminata e probabilmente, utile per l'acquisto di altra droga. Nel corso della perquisizione a casa, sono stati trovati un bilancino di precisione, bustine per il confezionamento delle dosi, un block notes con le indicazioni dei nomi degli acquirenti e con il registro di crediti e debiti accumulati e un sofisticato sistema di videosorveglianza all'ingresso dell'appartamento. Qui di seguito il comunicato dei militari:

I Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno arrestato una donna marsalese, classe ’80, residente nel quartiere popolare di Sappusi, in esecuzione di un’ordinanza sostitutiva della misura cautelare degli arresti domiciliari (cui l’indagata era sottoposta da tempo per spaccio di stupefacenti) con la custodia in carcere, disposta dal Tribunale di Palermo.

L’arresto costituisce l’esito di ripetuti controlli da parte dei Carabinieri su numerosissimi acquirenti di droga (cocaina, eroina e crack), soliti gravitare nei pressi dell’abitazione della donna, nel cuore di Sappusi, quartiere-bunker dove risulta particolarmente difficile, per le Forze dell’Ordine, operare senza essere notati.
Nessuno ha mai riferito agli inquirenti da chi venisse acquistato lo stupefacente, anzi, alle specifiche domande in merito, i tentativi di depistaggio degli acquirenti hanno cercato di coinvolgere stranieri – ovviamente sconosciuti, poiché noti solo per pseudo soprannomi – o spacciatori fuori dell’area marsalese, tutte notizie false per proteggere la fonte del loro approvvigionamento.
In realtà, i Carabinieri, appostati per diverse settimane a ridosso dell’abitazione dell’incallita spacciatrice, hanno monitorato un costante afflusso di persone che entrava ed usciva da quella casa ed i controlli operati a distanza sulle auto sospette hanno consentito di sequestrare diverse dosi di cocaina, eroina e crack, spesso tagliate in modo grossolano e così ancor più pericolose.
Nella giornata internazionale delle donne poi, la donna è stata vista uscire di casa con la macchina, pur essendo già sottoposta agli arresti domiciliari, manco a dirlo, per spaccio. Fermata dai militari, aveva con sé oltre 1.000 euro in contanti, tra banconote di piccolo taglio e monete, denaro derivante presumibilmente dall’attività di spaccio mai interrotta e destinato forse all’acquisto di altra droga. I Carabinieri hanno dunque perquisito l’abitazione dell’indagata: bilancini di precisione, bustine in cellophane per confezionare le dosi di cocaina, block notes con l’indicazione dei nomi degli acquirenti della droga con una minuziosa rendicontazione dei crediti e dei debiti maturati, oltre ad un sistema sofisticato di telecamere installate all’ingresso dell’appartamento per eludere i controlli di polizia.

L’esito dell’irruzione dell’8 marzo ha consentito al Tribunale di Palermo, che già aveva messo l’arrestata ai domiciliari, di disporne la custodia in carcere visto che, proprio perché reclusa in casa, lì aveva costruito la sua prolifica centrale di spaccio.
Così sabato 19 marzo scorso, i Carabinieri di Marsala hanno nuovamente bussato alla porta della donna, che nel frattempo aveva ripristinato le telecamere, si era procurata nuovi bilancini e droga (è stata infatti sequestrata della cocaina già suddivisa in dosi) – per portarla in carcere a Palermo.

 



Lotta alla droga | 2024-12-09 10:39:00
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