Coronavirus: la subvariante Omicron 2 è ormai diventata dominante: il virus continua a circolare e in maniera molto sostenuta: il prof. Massimo Andreoni, direttore di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), consiglia alcune regole da seguire per evitare di contagiare se stessi, reinfettarsi e diffondere il virus a casa e al lavoro.
Innanzitutto, rimangono fondamentali le mascherine anche quando cadrà del tutto l'obbligo di indossarle. "Che sia quella chirurgica o la più protettiva, ossia l’Ffp2, è bene continuare ad utilizzarla sia al lavoro che nei locali commerciali, nei teatri, al cinema, al ristorante", spiega l'esperto al Messaggero.
La seconda regola è quella di stare molto attenti negli ambienti chiusi dove il virus va a nozze: infatti, se non c'è un'adeguata ventilazione, la variante Omicron 2 si può diffondere molto meglio che all'aperto. Il consiglio è quello di mantenere sempre le mascherine in presenza di un numero elevato di persone con cui ci si trova a stretto contatto, magari a causa degli spazi.
Terzo errore da non fare e terzo suggerimento di Andreoni è prestare attenzione anche all'aperto: primavera e sole non significano assenza di virus.
Il quarto errore da non fare è "pensare che la pandemia sia finita" soltanto perché si è abbassata la nostra soglia d'attenzione e quella dei media, impegnati a raccontare quotidianamente la guerra in Ucraina.
Quinto punto: i vaccini sono fondamentali, è merito loro se non ci si ammala gravemente e non si finisce in ospedale. Ecco perché è fondamentale completare il ciclo vaccinale con la terza dose, il booster, che ancora manca a ben 10 milioni di italiani che avevano fatto le prime due dosi.
Dal momento che è possibile reinfettarsi anche pochi mesi dopo una precedente infezione con Omicron, un altro punto da osservare è la prudenza nel fare sport: non perché ci si è infettati, infatti, non può ricapitare pur con sintomi lievissimi o da asintomatici. Gli sportivi di palestra, piscina e altre attività devono osservare le regole di distanziamento e igienizzazione per abbassare al minimo i rischi. Collegato alla "sicurezza" di non reinfettarsi più, c'è l'abbandono delle misure di precauzione subito dopo la guarigione.
Gli ultimi due punti del decalogo riguardano i più piccoli. E' errato pensare che i bambini non si ammalino in modo grave: ecco perchè è bene affrettarsi con il ciclo vaccinale, così da limitare i contagi e mettere in sicurezza anche l'età pediatrica, molto esposta al contagio a causa soprattutto della scuola. Ultimo punto da prendere in esame, che ripetonor anche tutti gli altri esperti, è che la variante Omicron con le sue subvarianti non sarà l'ultima: nel prossimo futuo, il virus continuerà a evolvere e modificarsi per "adattarsi" all'ospite.