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22/03/2022 18:00:00

Scuola. Calo dei pensionamenti con la fine di Quota100 in Sicilia. Meno posti per chi vuole tornare dal Nord

Con la fine di Quota 100 crollano i pensionamenti dei docenti siciliani e si riducono le possibilità di trasferimento verso l'isola dei tanti siciliani che lavorano nelle regioni del Nord.


A settembre è prevista, infatti, una riduzione dei pensionamenti, che oltre a “impedire” il ritorno in Sicilia degli insegnanti che da anni aspettano il trasferimento comporta anche una minore possibilità di immissione in ruolo dei precari.
Nei giorni scorsi, a chiusura dei termini per presentare domanda di pensionamento, il ministero dell'Istruzione ha fornito ai sindacati i primi dati raccolti.

In Sicilia, rispetto allo scorso anno, gli insegnanti che hanno presentato l'istanza per passare la mano sono 2.383. Nel 2021, lo stesso dato presentava oltre mille richieste in più: 3.685: meno 35,3 per cento. La differenza è dovuta all'impossibilità di lasciare il lavoro con Quota 100: 62 anni di età e 38 di contributi. Per il solo 2022-2023, in attesa della riforma delle pensioni, il governo Draghi ha autorizzato Quota 102: 38 anni di contribuzione e 64 di età. Restringendo di parecchio la platea di coloro che potevano avanzare la domanda.


In alternativa, sono tornate in vigore le disposizioni della legge Fornero: 67 anni con almeno 20 di contributi oppure 42 anni e 10 mesi, per gli uomini, e un anno in meno per le donne di anzianità contributiva. Nell'Isola le istanze di pensionamento, che dovranno ancora passare il vaglio dell'Inps che verificherà il possesso dei requisiti, quasi si dimezzano per i docenti della scuola media, meno 41 per cento, e per i colleghi delle superiori: meno 40 per cento. Per la scuola dell'infanzia e la primaria il calo è più contenuto: 13 per cento nel primo caso e 31 nel secondo. Dati, quelli di docenti che libereranno la cattedra per raggiunti limiti d'età, che vengono attesi in particolar modo dai docenti che aspirano a rientrare in Sicilia dopo anni di servizio al Nord e dai supplenti che aspirano alla cattedra stabile.