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22/03/2022 06:00:00

“Non è la quinta ondata, ma la prima di un nuovo virus”. Il punto Covid: contagi e ricoveri

"Io non credo che siamo di fronte ad una quinta ondata. Forse ad una prima ondata di una infezione completamente diversa rispetto a quella che abbiamo visto a gennaio-febbraio di quest'anno.

Forse è la prima ondata di un virus depotenziato perché non è paragonabile alle precedenti quattro ondate e perché i nostri ospedali hanno pressione zero. Ovvero, questo aumento dei contagi non porta ad una malattia grave". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. "Se vediamo i numeri, l'incremento dei nuovi casi ha 10-15 giorni di vita e quindi avremmo già dovuto vedere un aumento sui ricoveri e sulle terapie intensive se avesse portato ad una malattia grave - osserva Bassetti - Dobbiamo monitorare, fare attenzione ma i vaccini funzionano eccome".


Quella di Bassetti è una delle interpretazioni dei virologi sull’aumento dei dati Covid nel nostro Paese. A proposito di ricoveri la Sicilia è tra le regioni con il più alto tasso di occupazione in area medica (23%), mentre è al 7%, sotto la soglia critica, in terapia intensiva.
Ci sono tanti contagi, ma sotto controllo la situazione negli ospedali. Ad esempio l'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti Covid, a livello giornaliero, è stabile al 5% in Italia, a fronte del 37% raggiunto esattamente un anno fa.
Tra poche settimane inizieranno ad allentarsi le restrizioni anti-covid. Era troppo presto? “Se togliamo le mascherine al chiuso c’è la possibilità di una nuova ondata di contagi a giugno e luglio”, dice il direttore dell’IRCSS Galeazzi di Milano Fabrizio Pregliasco.
Quanto allo stop al green pass e alle altre misure a partire dal primo maggio, “lasciamo lo step della loro eliminazione dal primo maggio ma – afferma Pregliasco – comunichiamo che c’è la possibilità di tornare indietro se il numero dei ricoverati e delle terapie intensive si alza come in passato”.

 

 


Precari covid, una petizione per prorogare i contratti in Sicilia

Una petizione per chiedere la proroga dei contratti covid in scadenza al 31 marzo. È l’iniziativa del sindacato degli infermieri Nursind che da Trapani ha avviato una serie di attività in tutta l’Isola per sensibilizzare le istituzioni sulla situazione precaria dei lavoratori che in questi anni hanno affrontato l’emergenza pandemica. “Nonostante la fine ormai prossima dello stato di emergenza - spiega il coordinatore regionale Salvo Calamia - registriamo un aumento di casi di positività e solo una riduzione leggera dei ricoveri. Riusciamo a far fronte a questa situazione con il personale in servizio, mentre in caso di scadenza dei contratti si registrerebbero gravi criticità. Chiediamo quindi che venga recepita la norma nazionale che consente la stabilizzazione del personale reclutato per l’emergenza covid che ha maturato almeno 18 mesi di lavoro anche non continuativi di cui almeno sei tra gennaio 2020 e giugno 2022. Chiediamo a gran voce di smetterla di fare campagna elettorale sulla pelle di queste persone e di assumere finalmente un impegno in maniera responsabile per garantire la prosecuzione delle loro fondamentali prestazioni lavorative”.

I dati siciliani
"Nella settimana appena conclusa in Sicilia si è registrato un nuovo aumento del numero dei nuovi positivi, che la settimana scorsa erano tornati a crescere dopo quattro settimane.
Negli ospedali sono aumentati i ricoveri ordinari, ma sono diminuite le persone in terapia intensiva e anche i nuovi ingressi in terapia intensiva.
Lo rende noto l'Ufficio statistica del comune di Palermo.
Sono 2.798 i nuovi positivi al Covid-19, con 8 decessi (totale 9.868) e 2.049 guariti (totale 661.097). La Regione Sicilia comunica che sul numero complessivo dei casi confermati comunicati in data odierna, 886 sono relativi a giorni precedenti.
Gli attuali positivi complessivamente sull’isola sono 238.489 con un incremento di 1.627 casi.
I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati +30.537 (si contano anche quelli rapidi).
Degli attuali positivi, 922 (+44) pazienti sono ricoverati con sintomi, 59 persone sono in terapia intensiva (-1).
Questa la ripartizione dei casi, provincia per provincia, secondo quanto riferito dalla Regione Siciliana.
Di seguito i dati (il primo dato si riferisce al totale dei casi da inizio epidemia, tra parentesi l’incremento delle ultime 24 ore):
Palermo: 216.152 (960), Catania: 198.988 (248), Messina: 122.292 (778), Siracusa: 84.469 (200), Agrigento: 68.791 (396), Ragusa: 67.836 (278), Trapani: 67.510 (487), Caltanissetta: 56.636 (171), Enna: 26.780 (166).

 

 

 


La situazione in provincia di Trapani
Aumentano gli attuali positivi in provincia di Trapani. Sono 11.611 i casi totali e 971 i nuovi contagi, secondo quanto comunicato lunedì 21 marzo dall'Asp. Sono 848 i negativizzati e si registrano due nuovi deceduti, che portano il totale dall'inizio della pandemia a 593.
Tra i positivi attuali, 10.706 sono asintomatici, sono, invece, 64.143 i guariti totali dall’inizio della pandemia. Tra i nuovi positivi, 905 positivi sono sintomatici sintomi e 66 asintomatici (erano 118).
Sul fronte ospedaliero, non c'è nessuno ricoverato in terapia intensiva, 15 sono le persone in terapia semi-intensiva (uguale), 46 in degenza ordinaria (erano 41), 12 in Rsa Covid hotel (-3). Tamponi molecolari 453 molecolari e 3.769 per la ricerca dell’antigene.
I casi attuali nei 25 comuni della provincia di Trapani, tra parentesi il dato precedente. 2.646 positivi a Marsala (erano 2.516), 1.481 a Mazara del Vallo (1.522), 1.265 ad Alcamo (1.196), 1.193 a Castelvetrano (1.225), 1.024 a Trapani (1.002), 585 a Partanna (599), 517 a Campobello di Mazara (508), 394 a Salemi (394), 362 ad Erice (373), 348 a Santa Ninfa (348), 321 a Petrosino (319), 302 a Castellammare del Golfo (301), 193 a Gibellina (188), 179 a Calatafimi Segesta (190), 177 a Pantelleria (161), 143 a Valderice (160), 121 a Paceco (124), 87 a Custonaci (93), 58 a Salaparuta (60), 55 a Vita (53), 49 a Favignana (47), 44 a Poggioreale (41), 35 a San Vito Lo Capo (37), 32 a Buseto Palizzolo (33), 0 a Misiliscemi (0).

 

Il virus in Italia
Sono 32.573 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.Ieri erano stati 60.415.
Le vittime sono invece 119 (ieri erano state 93).

Sono 1.175.280 le persone attualmente positive al Covid, con un aumento di 2.456 nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. In totale sono 13.895.188 gli italiani contagiati dall'inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 157.904. I dimessi e i guariti sono 12.562.004, con un incremento 30.870 di rispetto a ieri.
Sono 218.216 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 370.466. Il tasso di positività è al 14,9%, in calo rispetto al 16,3% di ieri. Sono invece 463 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 4 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 31. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.728 , ovvero 298 in più rispetto a ieri.

 

Covid e conseguenze psicologiche: aiutare i più fragili

Aiutare i soggetti più fragili a curare le ferite psicologiche causate da due anni di pandemia. Con questo obiettivo il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle Antonio De Luca ha presentato all’Ars un disegno di legge che istituisce il trattamento psicologico post Covid-19.

«Il ddl sottoposto all’attenzione dell’Aula – spiega il portavoce pentastellato – mira a dare una risposta immediata a tutti coloro i quali stanno patendo dal punto di vista psicologico gli effetti della pandemia. Secondo quanto riferito dal presidente del CNOP (Consiglio nazionale ordine psicologi) – continua l’on. Antonio De Luca - l’emergenza legata al Covid - 19 ha avuto un impatto psicologico devastante su milioni e milioni di persone, con un incremento enorme di disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, disturbi del sonno, disturbi dell’adattamento, disturbi dell’alimentazione, disturbi dell’area psicosomatica e relazionale e del drammatico fenomeno della dispersione scolastica. Queste persone vanno aiutate e supportate per non rischiare di trasformare l’emergenza sanitaria in emergenza sociale».

Il disegno di legge targato De Luca persegue tre finalità: fornire supporto e sostegno psicologico, con attività di diagnosi ed intervento a tutti quei soggetti contagiati, loro familiari, giovani in età scolare, professionisti che operano in strutture sanitarie, coloro i quali manifestino disagi correlati alla situazione pandemica; fornire misure di contrasto all’aggravarsi dell’impatto psicologico della pandemia sulla popolazione; attivare procedure di sorveglianza psicologica per coloro i quali hanno contratto infezione da Covid- 19, al fine di intercettare sul nascere eventuali fragilità che potrebbero determinare compromissioni psicopatologiche.

«Il servizio di trattamento psicologico post Covid-19 - chiarisce il parlamentare del Movimento Cinque Stelle - sarebbe in capo alle singole Asp siciliane e verrebbe affidato ai professionisti psicologi e psicoterapeuti già reperiti nell'ottobre 2020 con un bando di avviso pubblico destinato al supporto psicologico nell’ambito dell’emergenza sanitaria. Presso ogni ASP verrebbe inoltre istituito l’ufficio di sorveglianza psicologica per pazienti Covid, composto da psicologi liberi professionisti a rapporto convenzionale con il Sistema Sanitario Regionale, con il precipuo compito di monitorare lo stato di salute psicologica in tutti quei pazienti che hanno contratto il virus».

«Mi auguro - conclude l’on. Antonio De Luca – che i colleghi dell’Assemblea regionale diano via libera al disegno di legge, perché la pandemia purtroppo non è ancora alle spalle e le conseguenze psicologiche di questa emergenza sanitaria globale potrebbero durare per anni. Con questa norma sarà possibile fornire ai cittadini tutti gli strumenti per curare le proprie ferite, anche quelle invisibili dell’anima».