Dallo scorso mese di Ottobre 2021 la centrale Snam della rete gas di Mazara del Vallo non ha più il servizio di guardia armata 24 ore su 24.
Il sito che da sempre è stato considerato un luogo sensibile, anche per il rischio attentati, improvvisamente non lo è più, e oltre a questo c'è anche un problema occupazionale delle guardie giurate rimaste senza lavoro. La sicurezza attorno al sito ora è garantita da telecamere di sorveglianza, che non impedirebbero a qualche male intenzionato di scavalcare la rete di recinzione e con un solo accendino fare una catastrofe.
Oltre al problema sicurezza c'è anche la violazione del DM 26910 che obbliga le attività inerenti a obiettivi sensibili e siti con speciali esigenze di sicurezza, definiti nella sezione III dell’allegato D al Decreto, al punto 3b1, che stabilisce che aziende pubbliche o private del settore energetico hanno l'obligo del controllo delle guardie giurate h24 o in alternativa le forze dell'ordine h24.
Sulla vicenda, anche a seguito della guerra in Ucraina, il sindaco di Mazara, Salvatore Quinci, chiede il ripristino della sorveglianza armata nella centrale, ricordando che: "la centrale Snam di Mazara del Vallo, occupa un’area di mq 20.000, con rinnovo trentennale, e nel quale attraverso tre condotte sottomarine della lunghezza di 155 km arriva da Capo Bon il gas metano dell’Algeria diretto nel nord Italia, e che da sermpre rappresenta un sito strategico e già inserito in passato tra i siti sensibili".