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16/03/2022 06:00:00

L'Ucraina, i profughi e l'accoglienza. Occhio ai furbetti 

 E' una crisi umanitaria gravissima, quella dell'Ucraina. I profughi saranno milioni, e tra questi in migliaia verranno ospitati in Italia. Anzi, in realtà molti sono arrivati, grazie alla disponibilità di tantissime famiglie, enti, parrocchie ed associazioni. La Regione Siciliana ha annunciato in tal senso un servizio di mappatura on line per censire tutti coloro che vogliono dare un aiuto (qui la pagina per registrarsi). 

Il governo sta mettendo a punto la macchina amminstrativa dell'accoglienza, e sono già spuntati i primi bandi per regolarizzare la gestioe dei flussi. Anche la Prefettura di Trapani ha emanato un avviso in tal senso. Sono bandi fotocopia, in pratica, di quelli che negli anni sono stati fatti per l'accoglienza dei richidenti asilo e dei migranti provenienti dalla rotta africana.

Ed in effetti, la condizione è la stessa: i somali, gli eritrei, gli africani di ieri sono profughi che scappano da guerre e carestie, come gli ucraini di oggi. Questo va chiarito sopratutto per un punto: non ci sono profughi di seria A e di serie B, il fatto che l'Ucraina sia "europea" non rende gli esuli di quel Paese dei privilegiati, e non dobbiamo dimenticarci che le guerre continuano anche in Africa, e che nel Mediterraneo si continua a morire per fuggire da fame e disperazione. Due giorni fa, il 14 Marzo, altre 20 persone sono morte al largo della Libia mentre cercavano di raggiungere l’Europa. Ed il sito atlanteguerre.it fornisce mappe e documenti aggiornati sulle tante guerre - più di trenta - che ci sono attualmente nel nostro pianeta. 

Detto questo, va tenuto fermo un altro punto. Il rischio è infatti che ancora una volta tornino in gioco soggetti che si sono arricchiti nell'emergenza, ieri come oggi. Anche qui, ci sono tantissime persone oneste che lavorano nel campo dell'accoglienza, così come ci sono molti furbi, che hanno trasformato la solidarietà in un lucroso business a scapito degli ultimi.  Gli esempi, purtroppo, in Sicilia occidentale non mancano.

In Italia sono attese circa 800mila persone (finora, secondo fonti del Ministero dell'Interno, ne sono arrivate 40mila)  secondo le previsioni più pessimiste, e c'è chi calcola il costo dell'accoglienza in 8 miliardi di euro. Più realistico l'ISPI, che calcola il costo dell'accoglienza per l'Italia in "soli" 2,5 miliardi di euro. Per la gestione si ricalcherà, come dicevamo, il bando del vecchio modello di gestione. Cliccando qui c'è ad esempio l'avviso per la Prefettura di Trapani. A Trapani la Prefettura prevede di ospitare inizialmente al massimo cento persone, che verranno distribuite in due o più centri, fino al 31 Dicembre 2022. Ogni struttura ospitante riceverà dallo Stato 27 euro a persona al giorno, più altri 2,5 euro al giorno come pocket money (soldi che vengono gestiti direttamente dal rifugiato per le sue piccole spese extra), 150 euro a persona per comprare il vestiario, e 5 euro di traffico telefonico. Il tempo per presentare le offerte scade a mezzogiorno di oggi, 16 Marzo 2022. 

Negli anni, in provincia di Trapani, sono state diverse le inchieste giudiziarie ed i sequestri che hanno coinvolto centri di accoglienza e cooperative, da Salemi a Trapani, da Campobello di Mazara ad Alcamo, a volte con personaggi bordeline , e con il coinvolgimento anche di prelati. 

Su Tp24, invece, abbiamo raccontato più volte fa il "sistema" messo su dall'ex deputato regionale Norino Fratello (e negato, va precisato, dal diretto interessato), come di altre vicende che hanno riguardato, con diversi esiti, alcune tra le più note cooperative in provincia.   In ballo ci sono molti soldi, a volte gestiti in maniera poco trasparente. OpenPolis, ad esempio, racconta in un dossier che solo nel 2015 furono dati affidamenti diretti in provincia di Trapani per oltre 32 milioni di euro. Qui il rapporto.  Alcune cooperative ed associazioni trapanesi, invece, sono indagate per la gestione di centri fuori dalla Sicilia, come a Bari la coop Badia Grande e l'associazione Paceco Soccorso. 



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