E’ stata presentata ieri la candidatura di Maurizio Oddo a sindaco di Erice, accanto a lui la coalizione che lo sosterrà per le amministrative di maggio: il senatore Maurizio Santangelo, il segretario regionale del PSI, Nino Oddo, l’assessore di Favignana, Piero Savona, Giuseppe Guaiana con il suo movimento Amo Erice.
Non c’è Fratelli d’Italia che rompe l’alleanza con Guaiana per appoggiare la candidata sindaca Silvana Catalano.
Presentati i simboli delle cinque liste: “Maurizio Oddo Sindaco”, “Amo Erice”, “Socialisti per una nuova Erice”, “Territorio in Movimento” e “Erice pulita”.
Non c’è il simbolo del Movimento Cinque Stelle ma una lista a loro collegata, il mancato utilizzo del logo è direttamente legato alla questione che vede lo statuto impugnato, per evitare il precipitare degli eventi e, quindi, eventualmente compromettere l’elezione si è preferito escogitare un altro sistema ma ugualmente riconoscibile, del resto la presenza del senatore Santangelo è indicativa.
Oddo è un professore universitario, è stato in giunta a Castelvetrano con un altro sindaco pentastellato, Alfano, e ci riprova a maggio a diventare sindaco di Erice: “Parte ufficialmente la nostra campagna elettorale. Personalmente mi rivolgo direttamente agli ericini: molti mi stanno chiedendo quali siano i progetti previsti dalla nostra coalizione. Il primo è quello di aprire – veramente – le porte del Comune agli ericini. I cittadini devono tornare protagonisti”.
Un programma corposo che parte dallo sviluppo dell’Università, tema molto caldo, fino ad un sempre maggiore coinvolgimento dei cittadini alla cosa pubblica: “Il nostro programma è in progress, sia perché deve essere definito con i componenti della coalizione sia perché accettiamo attraverso la democrazia partecipata il contributo attivo e reale dei cittadini”.
Una campagna elettorale green, che contraddistingue il M5S, non ci saranno broucher stampate per illustrare il programma elettorale, zero spreco di carta: “ Erice come territorio, Erice come città. Città di pace e di scienza. Erice come città di cultura e soprattutto città universitaria. Una università come polo d’eccellenza così come altri all’interno del territorio regionale”.
Oddo sa di dover convincere molti dei cittadini disillusi dalla politica, quanti disertano le urne e non partecipano più alla vita collettiva: “Convincere chi ha deciso di non votare è fondamentale. Ci sono troppe persone deluse e io sono uno di loro: per questi puntiamo al cambiamento reale”.