In un mondo parallelo, dove vengono mantenute le promesse e rispettati gli impegni, oggi avrebbe dovuto essere pronto il padiglione Covid di Marsala.
Invece i lavori, già costati 3 milioni di euro, sono ancora in alto mare, con ritardi enormi.
Secondo quanto recita il contratto e secondo quanto c’è scritto nella tabella tecnica all’ingresso del cantiere, la data prevista di fine dei lavori è proprio il 13 marzo 2022.
Ed è già un rinvio. Perché inizialmente l'opera, nel Dicembre 2020, era stata annunciata come "pronta" per Maggio 2021....
Ma l’opera è ancora in alto mare, a seguire l’onda lunga di un bluff cominciato il 3 dicembre 2020, quando Razza, il commissario dell’Asp Zappalà, il sindaco di Marsala Grillo, annunciavano l’avvio dei lavori del padiglione Covid da più di 100 posti letto, tre piani e 13 milioni di euro e che sarebbe stato pronto a maggio 2021. Ma quella era solo una pupiata, il bluff è stato scoperto. E non c’è voluto tanto. Da lì a qualche mese si scopre che il padiglione non prevede altro che la realizzazione di 16 posti letto, su un piano. Niente di più. Con i lavori ufficialmente consegnati il 3 giugno 2021, altro che finiti a maggio…
L’ultima passerella sul padiglione Covid è di qualche settimana fa, con il presidente della Regione Nello Musumeci a Marsala, a dire cose ovvie davanti a un riverente sindaco e giunta che nulla hanno obiettato sull’ennesimo ritardo dei lavori. E non un sopracciglio si è alzato quando Musumeci, che ha dimostrato di conoscere poco il progetto, ha continuato a dire che saranno realizzati 100 posti letto. Una visita off-limits, alla quale non era stata invitata la stampa (tranne quella amica del sindaco) che avrebbe potuto incalzare il presidente della Regione su tempi e programmi, non solo per il padiglione.
Da quell’incontro era uscita a mezza bocca la parola “ritardi” da Musumeci, senza che qualcuno facesse valere le ragioni di una comunità che ormai da due anni viene presa in giro sul fronte della sanità. Infatti vanno piano, pianissimo, i lavori di realizzazione di quello che doveva essere il padiglione Covid accanto all’ospedale Paolo Borsellino di Marsala. Pochi operai che lavorano a quello che è ancora lo scheletro della struttura che doveva essere di tre piani e 100 posti letto, ma che invece sarà di un piano per soli 16 posti letto.
In un mondo parallelo Razza, Musumeci, Zappalà, Grillo e tutti gli altri al seguito, avrebbero tagliato il nastro, oggi, al massimo domani, del padiglione per le malattie infettive. Non succederà e, sinceramente, nessuno ci credeva tanto....