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10/03/2022 09:39:00

Smaltimento rifiuti industriali e pericolosi

La gestione dei rifiuti industriali, speciali o pericolosi, seguono una modalità di smaltimento ben precisa. Tra i rifiuti speciali rientrano quelli derivanti da attività agricole e agro-industriali, dalle attività di demolizione, costruzione e scavo, i rifiuti da lavorazioni industriali e artigianali, i rifiuti derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti, i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti.

I rifiuti speciali pericolosi provengono da prodotti di scarto da processi chimici-industriali, prodotti di scarto della raffinazione del petrolio, prodotti di scarto derivati dall’attività metallurgica, prodotti di scarto dell’industria fotografica, solventi, oli esausti, ecc.

Prima del trasporto dei rifiuti in questione, è necessario compilare un formulario di identificazione del rifiuto, in modo da renderlo tracciabile.

La fase di trasporto dei rifiuti nell’impianto di destinazione finale, deve seguire precise disposizione definite dalla norma di riferimento. I mezzi impiegati per il trasporto devono essere autorizzati dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali. Così come i rifiuti industriali caratterizzano una tipologia speciale di rifiuti, che per questo motivo sono sottoposti ad un impianto legislativo che fa capo al Decreto Legislativo 152/2006; si intendono come rifiuti industriali tutti quelli che sono di derivazione industriale e che possono avere connotazioni più o meno pericolose per la loro natura e struttura.

I rifiuti industriali sono individuabili, in effetti, attraverso l’utilizzo di un codice numerico detto codice CER, che permette di catalogare il rifiuto in base al settore di provenienza e all’origine di questo stesso.

La prima classificazione fondamentale avviene in ottica di differenziazione tra rifiuti industriali pericolosi e rifiuti industriali non pericolosi. Entrambe le categorie rientrano nel novero dei rifiuti speciali. I rifiuti speciali pericolosi che vanno gestiti e smaltiti da parte degli addetti ai lavori sono: rifiuti ottenuti dalla raffinazione del petrolio o scarti della stessa pratica, prodotti di scarto dell’attività metallurgica, oli esausti o solventi, prodotti di scarto di processi industriali, farmaceutici o medici ospedalieri, rifiuti speciali derivanti dal trattamento di altri rifiuti, rifiuti e prodotti di scarto delle attività veterinaria e, infine, rifiuti della produzione conciaria e tessile.

Come smaltire i rifiuti industriali?
A questo punto, si può considerare come avviene l’attività di smaltimento dei rifiuti industriali, siano o meno pericolosi. In prima battuta, bisogna identificare il rifiuto in questione, servendosi del codice CER e delle analisi chimiche per rifiuti maggiormente pericolosi, dopo aver ottenuto un responso dalle analisi preliminari, il rifiuto dovrà essere trasportato, secondo procedura normativa.

In ogni caso, per effettuare l’attività di smaltimento necessario, ci sarà bisogno di documentazione necessaria, offerta dalla compilazione del Formulario di Identificazione del Rifiuto e del Registro di Carico e Scarico. 



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