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09/03/2022 06:00:00

A due anni dal primo lockdown il Covid rialza la testa 

Non è finita. A due anni esatti dal primo lockdown il Covid rialza la testa.

Tornano a salire i nuovi contagi. La Sicilia ieri è stata la regione che ha registrato il maggior numero di nuovi positivi. In Italia ci sono stati oltre 68 mila nuovi casi. Non c’è stato un incremento dei ricoveri, ma come abbiamo imparato in questi due anni di pandemia quello delle ospedalizzazioni è un dato che segue di qualche giorno l’evolversi dei nuovi casi.

Due anni fa il lockdown. Era il 9 marzo 2020 quando l’allora premier Giuseppe Conte in tv annunciava la zona rossa per tutta l’Italia, dopo le chiusure in Lombardia. Era l’inizio di un incubo: non si poteva uscire di casa, tutte le attività non essenziali erano chiuse, le scuole chiuse. Di Covid si moriva molto più facilmente. Oggi ci sono i vaccini e, seppur con tanti contagi, la forma grave della malattia è meno probabile proprio grazie ai vaccini.

 

 

 

 

I dati siciliani
Il Covid rialza la testa anche in Sicilia, e Trapani è tra le province dove i nuovi contagi sono di più. Con 7.049 nuovi casi di coronavirus la Sicilia è prima in Italia. Lunedì nell’Isola i nuovi positivi erano 2.357. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 39.611 test, con il tasso di positività che sale dal 13 al 17,7%. Trentacinque i morti (tutti tranne uno riferiti a giorni precedenti), 4.489 i guariti. Nelle intensive sono ricoverati 63 pazienti (-2), in area medica 896 (-26). Questo il dettaglio dei nuovi contagiati nelle nove province: 1.710 a Palermo, 1.078 ad Agrigento, 1.075 a Catania, 1.047 a Messina, 814 a Trapani, 718 a Siracusa, 643 a Ragusa, 399 a Caltanissetta, 176 a Enna.

 

 

La situazione in provincia di Trapani
Sono 8077 gli attuali positivi al Covid in provincia di Trapani. Ci sono anche tre morti. La curva del contagio da noi non diminuisce in fretta come si sperava, anche se va detto che, ormai, tutto il sistema di tracciamento funziona un po' alla "garibaldina", ed è una fotografia un po' distorta, e forse, neanche utile, dato che, grazie ai vaccini, il contagio è molto diffuso ma molto attenuato. Va anche detto che tra i nuovi casi, 550 hanno sintomi e 509 sono asintomatici. Nell’ultimo bollettino ci sono 1666 nuovi negativizzati. Dall’inizio della pandemia, si calcola un totale aggiornato di 56.620 guariti e di 584 deceduti. Non c'è nessuno in terapia intensiva al Paolo Borsellino di Marsala, 8 sono in terapia semi-intensiva (lunedì erano 7), 42 in degenza ordinaria (lunedì 47), 11 in Rsa Covid hotel (lunedì 13). Ecco i contagi città per città, in ordine di grandezza, e tra parentesi c'è il dato di lunedì. 1.504 a Marsala (1.752), 1.171 a Mazara del Vallo (1.208), 845 a Trapani (1.038), 832 a Castelvetrano (827), 787 ad Alcamo (810), 325 ad Erice (397), 325 a Partanna (314), 321 a Campobello di Mazara (304), 266 a Castellammare del Golfo (309), 248 a Petrosino (253), 203 a Santa Ninfa (175), 193 a Salemi (166), 193 a Calatafimi Segesta (189), 163 a Valderice (168), 150 a Pantelleria (185), 108 a Paceco (137), 102 a Gibellina (85), 92 a Custonaci (102), 81 a Salaparuta (80), 63 a San Vito Lo Capo (68), 38 a Buseto Palizzolo (53), 30 a Vita (29), 19 a Favignana (17), 18 a Poggioreale (21), 0 a Misiliscemi (0).

 

Il virus in Italia
Sono 60.191 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 22.083. Le vittime sono invece 184 (ieri erano state 130). Sono 531.194 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 188.274. Il tasso di positività è all'11,3%, in calo rispetto al 11,7% di ieri.

Sono invece 592 (610) i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 18 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 50. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.776 (8.989), ovvero 213 in meno rispetto a ieri. Torna a salire nelle ultime 24 ore, dopo circa un mese e mezzo, il numero delle persone attualmente positive in Italia: sono 1.011.521, con un incremento di 3.161. Il 26 gennaio era stato l'ultimo giorno in cui si era registrato un aumento giornaliero dei positivi.

Sono 13.109.527 gli italiani contagiati dal Covid dall'inizio della pandemia, secondo i dati del ministero della Salute. I decessi totali salgono a 156.201. I dimessi e i guariti sono 11.941.805, con un incremento di 57.408 rispetto a ieri. Sono tre le 'sorelle' della variante Omicron (B.1.1.529) del virus SarsCoV2 attualmente in circolazione in Italia, dove non si rileva più la presenza della Delta né di varianti diverse dalla Omicron. Quest'ultima rappresenta ormai il 100% del virus circolante, ma la sua prima versione, la BA.1 si sta contraendo per l'incalzare della BA.1.1, presente per il 36%, e della BA.2, pari al 5%.Una terza sottovariante, BA.3, è al momento molto poco presente. E' quanto indicano le analisi del Ceinge-Biotecnologie avanzate, basate sui dati della banca internazionale Gisaid.

 

Verso la proroga dei contratti Covid in Sicilia
Si va verso la proroga dei contratti per il personale medico, sanitario e amministrativo che in questi mesi ha lavorato presso le strutture contro il Covid in Sicilia. E' quanto emerso in VI Commissione (Sanità) dell'Assemblea Regionale Siciliana, dove, rispondendo ad una specifica sollecitazione della deputata leghista Marianna Caronia, l'assessore Ruggero Razza ha affermato che entro la metà del mese, previo un nuovo confronto con la Commissione e sulla base delle indicazioni venute dalla Conferenza Stato-Regioni, la Giunta regionale adotterà un provvedimento per la proroga dei contratti, finalizzata a proseguire le attività di contrasto e prevenzione del Covid-19, in particolare le attività di tracciamento dei positivi, lo screening tramite tamponi, la somministrazione dei vaccini, l'attività di USCA.
Soddisfazione per quanto riferito dall'Assessore è stata espressa dalla stessa Caronia che ha sottolineato come "non si può disperdere il patrimonio di competenze e professionalità acquisite in due anni di pandemia e va comunque mantenuto alto il livello di attenzione rispetto alla possibile recrudescenza del virus." La Caronia ha chiesto anche all'Assessore che sia predisposto un piano per il progressivo ritorno alla normale funzionalità dei reparti Covid, in presenza del calo del numero dei positivi e soprattutto dei sintomatici. "In questi due anni - ha detto la deputata della Lega - la pandemia ha costretto a mettere in secondo piano tante attività sanitarie ed ospedaliere, con una ricaduta negativa sulla qualità dell'assistenza per migliaia di cittadini, soprattutto quelli appartenenti a categorie più fragili e affetti da patologie croniche. Fermo restando che non si può considerare finita l'emergenza, allo stesso tempo è però indispensabile andare oltre l'attuale impostazione, per garantire cure a tutti con un'adeguata programmazione dell'utilizzo delle strutture e del personale."



Native | 2024-07-16 09:00:00
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