Il ministro della Salute, Roberto Speranza, rappresenta l’ala più prudente del Governo Draghi. Non si sbilancia. Non ci sarà un giorno in cui il Covid, all’improvviso, sparirà. E pensare di smantellare tutto l’impianto di regole e restrizioni in vigore, da un giorno all’altro, non è la strategia da seguire. Nemmeno dopo il 31 marzo, giorno in cui scadrà lo stato di emergenza.
Le mascherine al chiuso resteranno ancora, il green pass anche per un altro po', e forse per tutti sarà previsto un richiamo di vaccino in autunno.
Ma il governo, anche con i suggerimenti del Cts, in questi giorni tenterà di tracciare una road map per l’uscita dalla pandemia. Gli esperti dicono che se resta omicron, si potrà parlare di endemizzazione e di trattamento del Covid come un’influenza che necessità un richiamo annuale di vaccino. Ma questo lo si capirà con l’andare dei mesi. I casi stanno scendendo, in estate ci saranno poche infezioni, e il rischio è di una ripresa in autunno, come ormai siamo abituati. “Ma se siamo tutti vaccinati e se resta omicron tratteremo il Covid come un’influenza”, ha detto ai nostri microfoni l’immunologo Sergio Abrignani.
L’obbligo vaccinale per il personale sanitario, per quello scolastico, per le forze dell’orine e per gli over 50 resterà almeno fino al 15 giugno e così l’obbligo di green pass rafforzato per tutti i lavoratori del settore pubblico e di quello privato (autonomi e professionisti compresi).
Ora allo studio c’è la road map dopo il 31 marzo, quella che porterà ad un ritorno alla normalità. Il green pass potrebbe scomparire ma non del tutto e comunque in maniera graduale. Ad aprile potrebbe non essere necessario esibirlo per bar e ristoranti all’aperto e attività sportive, sempre all’aperto. In estate potrebbe non essere necessario per uffici e negozi.
Speranza dice di tenere i piedi per terra. Anche perchè il Green pass "è stato ed è un pezzo fondamentale della nostra strategia" e "le mascherine al chiuso sono ancora importanti". Non solo: Speranza apre la porta a un possibile, ulteriore richiamo del vaccino: a marzo partirà la quarta dose per gli immunocompromessi (a 120 giorni dalla precedente), "ma dovremo valutare il richiamo per tutti dopo l'estate. È da considerare probabile, perché il virus - ribadisce ancora - non stringe la mano e se ne va per sempre". Lo sanno bene soprattutto gli operatori in camice, che ieri - secondo anniversario della scoperta del paziente-1 di Codogno - hanno celebrato la loro Giornata, dedicata al fondatore di Emergency Gino Strada. A loro è arrivato un messaggio di omaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "E' grazie alla loro preparazione professionale e al loro spirito di sacrificio - afferma il Capo dello Stato - che è stato possibile arginare il rischio di perdite ancor più ingenti". Per il settore sono in programma investimenti e riforme, ma la loro efficacia "è legata alla qualità e all'impegno di chi concretamente la fa vivere con il proprio lavoro e con la propria passione". Anche Papa Francesco, all'Angelus, ha rivolto un pensiero di gratitudine all'"eroico personale sanitario".
I dati siciliani
Sono 4.468 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 29.596 tamponi processati in Sicilia.
Il giorno precedente i nuovi positivi erano 5.504.
Il tasso di positività sale al 15,1% ieri era al 14,6%.
L'isola è al terzo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 247.522 con un decremento di 937 casi. I guariti sono 5.530 mentre le vittime sono 10 e portano il totale dei decessi a 9.263.
Sul fronte ospedaliero sono 1.279 ricoverati, con 9 casi in meno rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 100, un caso in più rispetto a ieri.
Questi i dati del contagio nelle singole province Palermo con 1.070. casi, Catania 926, Messina 705, Siracusa 543, Trapani 377, Ragusa 287, Caltanissetta 213, Agrigento 253, Enna 229.
La situazione in provincia di Trapani
Sono 7458 le persone positive al Covid 19 in provincia di Trapani secondo quanto comunicato dall'Asp di Trapani nel bollettino del 20 febbraio.
Il giorno precedente i positivi erano 7089.
C'è un nuovo deceduto, che porta il totale dall'inizio della pandemia a 560 vittime del Covid.
L'aumento degli attuali positivi è determinato soprattutto dal basso numero di negativizzati, solo 4 quelli registrati in un giorno: 49100 da inizio pandemia. Sono ricoverate 2 persone in terapia intensiva, in semi intensiva 15, sono 74 i pazienti in degenza ordinaria (3 in meno), 22 in rsa Covid Hotel.
Questi i numeri per città, tra parentesi il dato del giorno precedente: 1.517 a Marsala (1.408), 1.274 a Trapani (1.223), 845 a Mazara del Vallo (829), 725 ad Alcamo (668), 537 a Castelvetrano (509), 520 ad Erice (504), 251 a Campobello di Mazara (248), 223 a Castellammare del Golfo (233), 199 a Valderice (192), 188 a Pantelleria (172), 174 a Paceco (168), 154 a Partanna (145), 133 a Salemi (133), 136 a Custonaci (130), 109 a Petrosino (101), 109 a San Vito Lo Capo (100), 79 a Buseto Palizzolo (72), 67 a Calatafimi Segesta (77), 61 a Santa Ninfa (55), 48 a Salaparuta (46), 33 a Vita (33), 30 a Gibellina (28), 24 a Poggioreale (23), 11 a Favignana (11), 1 a Misiliscemi (1).
Il virus in Italia
Sono 42.081 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri erano stati 50.534.
Le vittime sono invece 141 (ieri erano state 252). Sono 372.776 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 492.045. Il tasso di positività è all'11,3%, in crescita rispetto al 10,2% di ieri. Sono invece 934 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 19 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 52. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 13.284, ovvero 103 in meno rispetto a ieri.
Arriva la circolare firmata dal Dg Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza in merito alla '4a' dose: tenuto conto dell'attuale situazione epidemiologica, "che continua a registrare un'elevata circolazione del virus Sars-CoV-2" e "nel rispetto del principio di massima precauzione, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, "è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale) "purché "sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale".