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19/02/2022 06:00:00

Covid. Il vaccino sarà annuale. Via le mascherine al chiuso? Ancora presto

"Dovremo vaccinarci annualmente. Del resto questa è la prima campagna di vaccinazione di massa a livello mondiale. Se sarà necessario rivaccinarsi tutti o solo i soggetti a maggior rischio al di sopra di una certa età si studierà nei prossimi mesi", ha detto il direttore generale dell'Aifa, Nicola Magrini.


Sono cinque milioni gli italiani senza vaccino, 1,3 milioni hanno più di 50 anni.


La situazione epidemiologica e' "in deciso miglioramento ma i numeri rimangono piuttosto elevati e per questo serve mantenere comportamenti ispirati alla prudenza con l'uso di mascherine nei luoghi chiusi e in caso di assembramento e serve completare il ciclo vaccinale". Lo ha detto il direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza nel video che accompagna il monitoraggio settimanale nel quale ha riferito i dati sull'incidenza di 672 casi ogni 100 mila abitanti: "Ancora piuttosto elevata ma in miglioramento". Rezza ha anche parlato della tendenza "graduale ma continua" della decongestione degli ospedali.
L'andamento della pandemia in Italia è in una "fase di decrescita" e tra i Paesi europei "la curva mostra come siamo tra i Paesi che stanno marcando una decrescita significativa", ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro. Anche in tutte le fasce di età c'è una riduzione: in particolare anche nelle fasce di età più giovani come quella 0-9 anni e quella 10-19 anni.


Via le mascherine al chiuso, ancora è presto
"E' un'ipotesi su cui stiamo ragionando" a livello di governo, quella di andare verso la rimozione del Green pass per le attività all'aperto. Ad affermarlo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, a '24 Mattino' su Radio 24. "Da parecchi giorni i dati sulla pandemia" di Covid-19 "e sulle ospedalizzazioni sono positivi, quindi è chiaro che andremo in quella direzione e con la fine dello stato di emergenza sicuramente inizierà una fase nuova con un allentamento delle misure restrittive - ha spiegato - Con la gradualità con le quali le abbiamo introdotte, ci avvieremo ad un'eliminazione delle misure restrittive".
L'eventuale stop all'obbligo di mascherine al chiuso "è un tema sul quale stiamo ragionando e riflettendo. Abbiamo dato un primo segnale con l'eliminazione delle mascherine" come imposizione "all'aperto e certamente nelle prossime settimane valuteremo la questione delle mascherine al chiuso, anche qui facendo delle valutazioni tra quelli che sono i luoghi più affollati rispetto a quelli dove c'è una minore concentrazione di persone. Dobbiamo però affrontare tutto con gradualità, ma dovremo comunque terminare la campagna di vaccinazione" anti-Covid "per tutti coloro che non hanno ricevuto la terza dose. Questo è l'obiettivo che dobbiamo raggiungere per non vanificare tutti i sacrifici che abbiamo fatto in questi anni", ha evidenziato.
"Siamo di fronte a una norma che è stata approvata e che prevede l'obbligo vaccinale" anti-Covid "per gli over 50 fino al 15 giugno, quindi con questo dobbiamo fare i conti e dobbiamo procedere nel rispetto di questa regola. Valutiamo quali saranno i dati delle prossime settimane e poi alla scadenza dell'obbligo. Il governo farà le dovute valutazioni", ma "non si può escludere una proroga, assolutamente no", ha precisato poi Costa.
"C'è ancora una platea di italiani over 50 che non si è vaccinata - ha ricordato - Noi contiamo che si restringa ancora, poi a ridosso della scadenza faremo le valutazioni. Quello che dobbiamo dire è che l'obbligo vaccinale per gli over 50 c'è, è una legge e fino al 15 giugno questo obbligo permane".
Portare la "capienza degli stadi al 100% è un obiettivo del Governo assolutamente raggiungibile per il 31 marzo, ma mi assumo la responsabilità di dire che dobbiamo fare uno sforzo in più: il 24 marzo abbiamo la partita della Nazionale a Palermo e credo che possiamo provare a ragionare sull'ipotesi che per quella partita si possa arrivare al 100% della capienza", ha detto ancora il sottosegretario alla Salute.

 


I dati siciliani
Sono 5.594 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 35.259 tamponi processati in Sicilia.
Il giorno precedente i nuovi positivi erano 5.286.
Il tasso di positività scende di pochissimo al 15,8% ieri era al 15,9%.
L'isola è al secondo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 250.096 con un decremento di 1.179 casi. I guariti sono 6.845 mentre le vittime sono 32 e portano il totale dei decessi a 9.217.
Sul fronte ospedaliero sono 1.297ricoverati, con 46 casi in meno rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 97, sette in meno rispetto a ieri.
Questi i dati del contagio nelle singole province Palermo con 1.292 casi, Catania 1.079, Messina 861, Siracusa 763, Trapani 463, Ragusa 386, Caltanissetta 295, Agrigento 424, Enna 135.

 

 


La situazione in provincia di Trapani
Scendono a 7.490 gli attuali positivi al Covid-19 in provincia di Trapani (giovedì erano 7.745) che registra, secondo quanto comunicato nel bollettino ASP di  venerdì 18 febbraio, due nuove vittime che portano il totale a 557 dall'inizio della pandemia.
Ecco gli attuali positivi divisi per Comune, tra parentesi il dato di ieri: Alcamo 690 (708), Buseto Palizzolo 72 (63), Calatafimi Segesta 77 (79), Campobello di Mazara 252 (261), Castellammare del Golfo 230 (245), Castelvetrano 511 (558), Custonaci 122 (128), Erice 611 (629), Favignana 11 (/), Gibellina 29 (27), Marsala 1.454 (1.583), Mazara del Vallo 792 (739), Misiliscemi 1 (/), Paceco 193 (189), Pantelleria 179 (183), Partanna 144 (134), Petrosino 100 (102), Poggioreale 24 (29), Salaparuta 41(/), Salemi 138 (142), San Vito Lo Capo 99 (102), Santa Ninfa 50 (52), Trapani 1.439 (1.506), Valderice 192 (195), Vita 35 (38).

I guariti totali sono 48.216, ieri erano (47.523). Per quanto riguarda i ricoveri: in terapia intensiva 2, in semi-intensiva 15, in degenza ordinaria 85, mentre tra Covid hotel e Rsa sono 22. Dato parziale tamponi molecolari 260, tamponi per la ricerca dell'antigene 1.115.

 

 

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Il virus in Italia
Sono 53.662 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 57.890 .

Le vittime sono invece 314 (ieri erano state 320).

Scendono sotto quota mille le terapie intensive, dopo il continuo calo delle ultime settimane: sono 987, in diminuzione di 50 rispetto a ieri.

Sono 510.283 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 538.131. Il tasso di positività è al 10,5%, sostanzialmente stabile rispetto al 10,7% di ieri. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 13.948, ovvero 614 in meno rispetto a ieri.