Michele Gandolfo: "Ero scomodo, Grillo manca di capacità decisionale e vuole privatizzare tutto"
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Michele Gandolfo, ex assessore del Comune di Marsala. La settimana scorsa c’è stato un azzeramento di giunta e subito dopo lei non è stato riconfermato, come è avvenuto per gran parte della squadra. Quali sono i motivi che hanno spinto il sindaco Massimo Grillo a non riconfermarla in giunta?
A mio avviso, anche se c’è stato un azzeramento e poi una rimodulazione, alla fin fine è stato un provvedimento di revoca nei miei confronti. La revoca nei confronti di un assessore può basarsi su ragioni afferenti a rapporti politici all’interno della maggioranza, e su eventuali ripercussioni sul rapporto fiduciario che deve sempre permanere tra il primo cittadino e la giunta comunale, tuttavia tale potere di revoca non può essere utilizzato all’occorrenza per regolare i conti con esponenti politici sgraditi, determinando la mancata realizzazione di progetti utili alla cittadinanza. A mio avviso sarebbe necessario ed auspicabile un passaggio in consiglio comunale per approfondire le motivazioni che hanno portato alla revoca dell’incarico.
Michele Gandolfo, lei è stato revocato per una resa dei conti con qualche personaggio sgradito?
No, probabilmente il personaggio sgradito e scomodo sono io. Si potrebbe prefigurare, non siamo a questi livelli, l’abuso di potere e un danno d’immagine nei miei confronti. A mio avviso non si può utilizzare la revoca per eliminare personalità scomode. Non si può a mio avviso amministrare in questa maniera. Io due giorni prima dello pseudo azzeramento, che alla fine è stata una farsa per revocare il sottoscritto, ho chiesto al sindaco le motivazioni e il perché mi toglieva e perché toglieva un assessore del Movimento Via di cui io faccio parte, ma il sindaco non è riuscito a darmi una sola motivazione. E a quel punto mi sono chiesto quali potevano essere le motivazioni che hanno portato alla mia revoca. Io nel mese di ottobre ho chiesto la predisposizione di un bando pubblico per l’affidamento degli impianti sportivi, ho chiesto la predisposizione di un bando per la piscina comunale, non è corretto che continuiamo a rimanere con la piscina chiusa, visto che ci possono essere dei privati che potrebbero investire e a quel punto riaprirla; ho chiesto chiarimenti – ed è possibile che i motivi di revoca possono essere legati anche a questo – sul futuro dei trasporti pubblici a Marsala, so che è intendimento del Sindaco privatizzare e su questo ho delle perplessità ed è necessario che vi sia un approfondimento in consiglio comunale, ma anche la città deve sapere a che cosa stiamo andando incontro.
Gandolfo, lei ha chiesto un bando pubblico per la piscina, un bando per gli impianti sportivi e chiesto chiarimenti sui trasporti pubblici, ma a fronte di tutto questo, i chiarimenti sono arrivati?
No, ho trovato un muro di gomma, non ho avuto nessuna risposta. Altra cosa che ho fatto appena insediato è una relazione predisposta dagli uffici con l’obiettivo di introdurre il noleggio a lungo termine dei mezzi comunali, visto che quelli che abbiamo sono fatiscenti e c’era la possibilità di noleggiarli a costo zero. Nonostante questa possibilità, il dirigente Filippo Angileri era pronto a fare questo noleggio a lungo termine, stranamente ad un certo punto c’è stata una rimodulazione dei dirigenti e la pratica è passata al segretario generale. Ho chiesto più volte al segretario che fine abbia fatto il noleggio a lungo termine, e non si è potuto più fare.
Michele Gandolfo, possiamo dire che lei è stato allontanato dalla giunta perché non si è allineato al Grillo - pensiero?
Questo lo dovete dire voi, io ho fatto in questo anno il mio dovere. Ho lottato perché capivo che ero scomodo. Faccio un esempio, c’è un documento scritto a firma del sindaco in cui dice che lo stadio municipale non è una priorità. Dico, come si fa ad affermare che lo stadio non è un priorità? Lo stadio è utilizzato dal calcio maschile, da quello femminile, dall’atletica leggera! Ho dovuto lottare da solo perché l’ufficio sport è stato smantellato, questa è la verità, è rimasto solo un impiegato, con cui abbiamo lavorato da soli, e dall’altro lato devo ringraziare l’ingegnere Mezzapelle che mi ha dato una grande mano e anche il consiglio comunale che ha messo a disposizione le somme per fare la gara per la manutenzione straordinaria. E siamo anche riusciti a fare la manutenzione per l’impianto di Strasatti e poi si passerà alla Fortunato Bellina. Lo stadio municipale è finalmente pronto nonostante gli ostacoli burocratici che ci sono stati in questi mesi.
La sua revoca è stata un po’ un boomerang. Basta vedere i social, lei è stato apprezzato da molti cittadini che le hanno dimostrato tutta loro solidarietà.
Questo mi soddisfa, i cittadini non sono stupidi, sanno chi ha lavorato con passione. Per me la politica è un hobby, non è un lavoro. C’è gente che da quaranta anni vive di sola politica, io ho la mia professione, ma la politica la farò sempre, indipendentemente dalla poltrona; se qualcuno è convinto che io sia fuori dalla vita politica sta sbagliando di grosso, sarò sempre in prima linea.
Gandolfo, la sua è quasi una “minaccia”.
No, non sono minaccioso, ma semplicemente sto dicendo la verità. Un sindaco non può privatizzare il Comune di Marsala. Lui vuole privatizzare tutto. Io capisco che il pubblico non funziona, ma se decidiamo di privatizzare il comune, a questo punto è inutile che abbiamo, un sindaco, degli assessori, è inutile avere 550 dipendenti che non si sa che cosa fanno. Da mesi chiedo il carico di lavoro dei dipendenti. Cosa fanno i cittadini che prendono il reddito di cittadinanza e non vengono utilizzati? E poi parliamo di privatizzare il canile e l’illuminazione pubblica... Ho chiesto la predisposizione di un ulteriore progetto per chiedere i finanziamenti europei per i rimanenti cinque mila corpi illuminanti e la risposta è: dobbiamo privatizzare, anche lì, che devo dire. Probabilmente queste le motivazioni che hanno portato alla mia revoca.
Michele Gandolfo, prima della sua revoca, il sindaco ha informato il coordinatore del suo movimento Ignazio Chianetta? Con qualcuno bisogna rapportarsi nei rapporti politici, a cui il sindaco tiene tanto.
Lui teneva ai rapporti politici solo per diventare sindaco. Nel momento in cui è diventato sindaco i rapporti con i partiti politici si sono interrotti. Non c’è stata nessuna comunicazione di questa revoca.
Michele Gandolfo, lei era indicato in giunta insieme a due ex compagni del movimento VIA, Arturo Galfano e Giuseppe D’Alessandro che in una situazione d’imbarazzo hanno detto che in consiglio comunale il movimento non esiste, D’Alessandro non sapeva nemmeno i nomi delle liste che lo avevano indicato in giunta. Come è finita tra voi tre?
Io non voglio dire nulla riguardo alla loro scelta. Hanno preso le distanze dal movimento VIA, e sono ormai assessori fiduciari del sindaco di Marsala, che ormai ha cinque assessori fiduciari, è una giunta monocolore Grillo.
Il consigliere Giancarlo Bonomo, esponente della lista che lei Gandolfo aveva fatto ad hoc e che ha portato due consiglieri, Bonomo, appunto, e Fernandez, ha detto: ci aspettiamo un chiarimento, altrimenti siamo pronti a passare in blocco all’opposizione.
Io non sono molto convinto di passare all’opposizione in questo momento. A mio avviso, il sindaco deve essere aiutato, non ha mai fatto il sindaco, non ha esperienza amministrativa e lo vedo in grave difficoltà nei rapporti con i dirigenti comunali e le conseguenze le paga la città. Io dal mio punto di vista, penso che i nostri consiglieri farebbero male ad andare all’opposizione, noi dobbiamo amministrare la città, abbiamo grossi problemi, e quindi ad un’opposizione sterile sono assolutamente contrario. E' necessario un chiarimento, i cittadini chiedono che venga amministrata bene la città, gli intrighi politici li lasciamo ad altri.
Il movimento Liberi che fa capo al sindaco Grillo, ha lanciato un appello di apertura ai moderati per meglio rilanciare l’azione in questa città. Lei ha capito chi sono i moderati e a chi si riferiscono, gli esponenti di Liberi?
Ho letto questo comunicato dei discepoli del movimento Liberi, che parlano di aprire alle forze moderate, ma contestualmente il loro guru, che sarebbe il sindaco Grillo, ha fatto fuori le forze moderate della coalizione che gli hanno permesso di diventare sindaco, quindi è una contraddizione continua, il tutto e il contrario di tutto con un unico obiettivo: l’occupazione del potere con propri uomini, facendo fuori i non allineati al pensiero unico. Il vice sindaco Paolo Ruggieri è stato mortificato in aula consiliare dal sindaco, perché non interviene? A mio avviso è stato mortificato, e invece il sindaco, anziché mortificarlo, dovrebbe dire: Paolo, vai a Palermo, stai vicino al presidente Musumeci e porta i finanziamenti al Comune di Marsala, porta i soldi per il porto pubblico; utilizziamo le persone che sono vicine al presidente della Regione piuttosto che mortificarle e questo è ciò che penso io. Anche la questione D’Alessandro che gli viene cambiata la delega ai Servizi Sociali. Aveva lavorato bene e improvvisamente viene tolto, e anche lì c’è l’occupazione degli uomini di fiducia del sindaco.
Adesso c’è Valentina Piraino ai Servizi Sociali, poi c’è il consulente Renato Briante, il sindaco ha chiuso un po’ il cerchio con i suoi fedelissimi.
Assolutamente sì e bisogna fare attenzione. Io faccio un appello ai consiglieri comunali, che sono vigili; ringrazio tutta l’assise consiliare che ha riconosciuto il lavoro che ho fatto in questo anno, e sono convinto che abbiamo un buon consiglio comunale e che sicuramente sarà alla difesa della città di Marsala.
Michele Gandolfo si aspetta un chiarimento dal sindaco, l’ha più cercata, richiamata?
Mi ha mandato un messaggio dicendo che mi voleva incontrare, ho detto che personalmente non intendo incontrare il sindaco e che si deve rapportare con i referenti comunali e regionali del movimento.
Gandolfo, traccia un piccolo bilancio di questa amministrazione?
Non è che sia tutto negativo, ma quello che manca è la capacità decisionale del sindaco. Lui non può perdere tempo negli intrighi di potere e a mettere l’uno contro l’altro. Lui deve amministrare la città di Marsala. Da mesi, ad esempio, il lungomare che va verso i lidi è chiuso, non ci sono lavori, ma non c’è un intervento dell’amministrazione comunale, anche se la competenza è dell’amministrazione provinciale. Mi lamento di questa calma piatta, il sindaco ha delle grandi difficoltà, ma deve intervenire e fare più il sindaco, magari lavorando un po’ meno, non diciotto ore, e cercare di riflettere di più.
Manca un assessore in giunta, lei ha notizie di chi potrà essere?
Non so, sarà un assessore di suo riferimento travestito da tecnico, ormai conosciamo il soggetto.
Gandolfo, quanti voti avete portato al sindaco per farlo eleggere un anno e mezzo fa?
Circa 8700 voti, e in questo momento siamo fuori sia noi che il movimento di Stefano Pellegrino, che non è più rappresentato in giunta, quindi circa 11mila voti che non sono rappresentati nell’amministrazione.
Gandolfo, queste manovre del sindaco sono manovre elettorali?
E’ chiaro, l’obiettivo è mettere i propri uomini e utilizzare al massimo l’amministrazione comunale, con obiettivi elettorali non so se saranno le regionali o le nazionali, ma è chiaro che ci sono obiettivi in questo senso.
Michele Gandolfo cosa le è rimasto di questa esperienza?
Una bella esperienza sicuramente, ho fatto per vent’anni il consigliere comunale e provinciale, ho fatto anche l’assessore provinciale, sono stato quasi sempre all’opposizione, ho voluto mettermi alla prova, criticare è più facile piuttosto che amministrare, penso di aver lavorato bene in questo anno, saranno i cittadini a giudicare.
Secondo lei quanto durerà questa liasion politica tra il presidente Enzo Sturiano e il sindaco Grillo?
Sturiano è un furbo, in questo momento è alleato con Grillo, ma deve stare attento, perché io penso che Grillo piano piano farà tutti fuori, e ho paura pure per la Lo Curto, non so se alla fine dei giochi ci sarà l’attacco all’onorevole Lo Curto, è questo quello che penso, magari mi sbaglio ….
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