Un tentativo “doppio” per accaparrarsi un pezzo di terreno che il Comune ha messo in vendita all’asta. Che qualche bene facesse gola si era intuito, ma a Marsala c’è chi ci prova con “doppia personalità”. Il bene che il comune ha messo all’asta non è altro che un terreno in zona Birgi, nell’area del Kite, molto ambita, anche se vige il vincolo assoluto di inedificabilità.
Ce n’eravamo occupati tempo fa, e ora si è scoperto che tra le offerte presentate ce ne sono due che si riconducono, sostanzialmente, alla stessa persona.
Piccolo riassunto delle puntate precedenti. Il Comune di Marsala è proprietario di diversi beni immobili. Alcuni sono delle patate bollenti che il Comune non riesce a disfarsene, come la Villa Damiani, in vendita da anni e sul groppone dell’ente che non sa che farsene.
Il Comune però è anche proprietario di altri beni immobili, meno costosi, che vorrebbe vendere per fare cassa e per liberarsi da alcune responsabilità.
Si decide allora di mettere all'asta questi immobili. Sono beni valutati meno di 400 mila euro. Ci sono piccoli edifici e lotti di terreno. Poco o nulla di accattivante: il rudere della ex scuola elementare di Villa Petrosa, terreni. Tanti. Molti dei quali edificabili. C'è una bottega in via XiX Luglio, un'area da poligono di tiro in contrada Colombaio Lasagna. Diversi terreni a meno di 150 metri dalla costa, quindi inedificabili.
Com'è andata? Come nelle previsioni: l'asta è andata praticamente deserta. Nessun bene ha catturato l'attenzione dei potenziali acquirenti. Tranne che per un lotto in particolare: un'area libera in contrada Birgi, di 600 metri quadri, che ricade entro la fascia dei 150 metri dalla battigia. Dove vige, quindi, il vincolo di assoluta inedificabilità.
Questo lotto di terra, al prezzo di base d'asta di 29.450€, fa gola... e molta.
La particella ricade proprio nello “spot” più ambito per chi pratica il kitesurf, ovvero il bacino che congiunge la zona di San Teodoro e l'estremità nord della Laguna dello Stagnone.
Asta Beni Marsala 2 by La redazione Tp24 on Scribd
Ebbene, sono pervenute tre offerte a busta chiusa. Ad aggiudicarsi l'asta, provvisoriamente, è stato tale Vincenzo Domingo, quanto meno omonimo di quell'Enzo Domingo, storico volto noto in città per le sue esperienze più o meno felici nel mondo della politica e del calcio.
Domingo si è aggiudicato in via provvisoria il lotto sulla spiaggia in contrada Birgi, nella patria mondiale del kitesurf, con un'offerta di 100.000€, 70 mila in più del prezzo a base d'asta.
E' stata un'asta pubblica, e sono arrivate altre due offerte a busta chiusa. Tre plichi, recapitati curiosamente tutti nell'arco di appena sei minuti. Uno firmato da una società chiamata Go'D Explorer, che ha offerto 35 mila euro, uno firmato dalla signora Giuseppa Parrinello, che ha offerto 50 mila euro. L'altra, dicevamo, quella di Vincenzo Domingo, poi risultata la più corposa e quindi vincente, al momento. Al primo verbale di gara però viene specificato che si sarebbero fatti controlli.
Succede infatti che, alla seconda seduta, in modalità riservata, la commissione scopre che la signora Giuseppa Parrinello è anche legale rappresentante della Go’D Explorer. Sono la stessa cosa, in sostanza. Un doppio tentativo di aggiudicarsi il terreno. Ma il trucco non è servito. La signora, individualmente, e la società sono state escluse dalla gara. Si aggiudica il lotto Domingo? Non ancora. E’ tutto provvisorio. Si attende l’aggiudicazione definitiva. Salvo altre sorprese…