La legge di Bilancio rifinanzia la misura ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero: il budget è di 50 milioni di euro per ogni anno del triennio 2022-2024 e dovrebbe consentire a breve la riapertura dello sportello.
Nel corso degli ultimi mesi la direzione generale incentivi alle imprese del MISE ha sottolineato alcuni punti:
- non ci sono limiti minimi di investimento;
- è possibile intervenire su più sedi, purché siano interconnesse;
- gli stessi soci possono presentare più domande, comparendo in compagini societarie diverse;
- sono escluse le ditte individuali, a differenza delle società unipersonali.
Inoltre, in caso di esaurimento delle risorse finanziarie destinate al contributo a fondo perduto, le agevolazioni saranno concesse nella sola forma di finanziamento agevolato. Per questa ragione può risultare determinante la tempestività nella presentazione delle domande, che saranno sottoposte ad un iter di valutazione in due fasi.
La prima prevede la valutazione dell’idea progettuale, della sua fattibilità e del team imprenditoriale, cui fa seguito un colloquio con i proponenti finalizzato ad approfondire tutti gli aspetti del piano d’impresa. Solo se si supera questo primo step, si accede ad un secondo colloquio che verte sulla sostenibilità dell’iniziativa proposta e sugli aspetti economici e finanziari connessi al progetto presentato.
La nuova versione della misura agevolativa ha allungato la durata dei finanziamenti a dieci anni, aumentato la copertura del prestito fino a un massimo del 90% delle spese e la spesa ammissibile fino a 3 milioni di euro, ampliando parallelamente la platea dei beneficiari dell’agevolazione alle micro e piccole imprese costituite da non oltre 60 mesi. Inoltre, al finanziamento si è aggiunto un contributo a fondo perduto.
Per i finanziamenti di importo non superiore a 250mila euro non sono previste forme di garanzia, mentre quelli che superano tale soglia devono essere assistiti da privilegio speciale laddove acquisibile nell’ambito degli investimenti agevolati ed in funzione della natura dei beni.
Il finanziamento agevolato può essere integrato con un contributo a fondo perduto, che viene concesso nei limiti delle risorse disponibili. In caso di esaurimento dei fondi, cioè, si procede alla concessione del solo finanziamento agevolato.
Il contributo a fondo perduto è riconosciuto in misura pari al 20% delle spese per le imprese costituite da non più di 36 mesi e fino al 15% della spesa per quelle costituite da non più di 60 mesi. In entrambi i casi, però, complessivamente l’importo delle agevolazioni concesse non può essere superiore al 90% della spesa ammissibile.
Quali sono gli investimenti ammissibili alle agevolazioni
La misura finanzia programmi di investimento, realizzabili su tutto il territorio nazionale, nei settori:
- produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli, inclusi quelli afferenti all’innovazione sociale, intesa come produzione di beni che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative;
- fornitura di servizi alle imprese e/o alle persone, compresi quelli afferenti all’innovazione sociale;
- commercio di beni e servizi;
- turismo, comprese le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.
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