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09/02/2022 06:00:00

Covid. Stop mascherine all'aperto. Ricoveri in calo, ma i casi al Sud non scendono molto

Stop alle mascherine all'aperto ma è obbligatorio averle con sè e utilizzarle in caso di assembramento.
Restano invece obbligatorie al chiuso.


Lo prevede l'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Fino al 31 marzo 2022, si legge, "è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private" e " nei luoghi all'aperto è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti".


L'ordinanza precisa che non hanno l'obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie: i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo; i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva. Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Si precisa inoltre che "l'uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio". L'ordinanza produce effetti a partire dall'11 febbraio 2022 e fino al 31 marzo 2022. Le disposizioni si applicano anche alle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.

 


Ma l’incidenza al Sud non scende
I casi di Covid-19 nelle regioni meridionali non diminuiscono in modo significativo e in alcuni casi si osserva un, seppur contenuto, aumento: è un segnale di come l'attenzione debba restare ancora alta e che misure di prevenzione, come le mascherine, debbano continuare a essere utilizzate in tutte le situazioni a rischio.
Lo rileva il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

"Nelle ultime due settimane, l'incidenza nelle regioni del Sud, Puglia esclusa, non diminuisce in modo significativo, e in alcuni casi è in aumento, seppur contenuto", osserva. "Gli alti valori attuali dell'incidenza - prosegue l'esperto - suggeriscono, al di là della fine dell'obbligo della mascherina all'aperto, di continuare a usarla in tutte le condizioni a rischio, indipendentemente dall'essere al chiuso o all'aperto". Per Sebastiani è inoltre "da sottolineare che, circa dopo le due settimane canoniche dall'obbligo della mascherina all'aperto introdotto a ridosso di Natale in concomitanza con l'inizio della pausa delle attività scolastiche, il 6 gennaio è stato raggiunto a livello nazionale il picco della percentuale dei positivi ai test molecolari".

I dati in Sicilia
Dopo il calo di ieri tornano a crescere i positivi al Covid in Sicilia. Secondo il bollettino di oggi, sono 7.248 i nuovi casi di Coronavirus a fronte di 47.948 tamponi processati nell'Isola. Il tasso di positività sale al 15,1% quasi 3 punti in più rispetto a ieri.
Gli attuali positivi sono 277.811 con un aumento di 3.818 casi. I guariti sono 3.959 mentre le vittime sono 51 e portano il totale dei decessi a 8.866.
Migliora la situazione negli ospedali: sono 1.509 ricoverati, con 30 casi in meno rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 124, tre casi in meno rispetto a ieri.
Nelle province il maggior numero di casi è stato registrato oggi a Catania con 1.499 casi, a seguire Palermo con 1.432, Siracusa 1.111, Messina 890, Ragusa 683, Agrigento 670, Caltanissetta 458, Trapani 349, Enna, 204.

 

 

 

 

La situazione in provincia di Trapani
Vediamo i dati del Covid in provincia di Trapani riferiti al 8 Febbraio. Ricordiamo che ormai, tra allineamenti vari, questi dati sono una fotografia un po' distorta del contagio, e quindi vanno presi con cautela. In controtendenza rispetto al resto d'Italia, da noi la curva sale, e anche di molto.
Ecco i contagi attuali Comune per Comune: Alcamo 380; Buseto Palizzolo 54; Calatafimi-Segesta 93; Campobello di Mazara 350; Castellammare del Golfo 276; Castelvetrano 673; Custonaci 194; Erice 743; Favignana 22; Gibellina 67; Marsala 1.852; Mazara del Vallo 836; Misiliscemi 29; Paceco 207; Pantelleria 190; Partanna 142; Petrosino 150; Poggioreale 27; Salaparuta 31; Salemi 193; San Vito Lo Capo 81; Santa Ninfa 117; Trapani 1.899; Valderice 312; Vita 25.

Totale casi attuali positivi: 8.933 (+835)
Deceduti in totale: 535 (+4)
Guariti in totale: 41.326 (+5). Noterete già da questo dato che a breve dobbiamo aspettarci un "boom" di guariti che non sono stati ancora registrati.
Ricoverati in Terapia intensiva attuali: 3 (+0)
Ricoverati del territorio in Terapia semi-intensiva attuali: 14 (-1)
Ricoverati in Degenza ordinaria: 97 (+0)
Ricoverati in RSA e Covid Hotel: 17 (+0)
Ricoverati in totale: 131 (-1)
Totale tamponi molecolari, dato parziale: 382
Tamponi per la ricerca dell’antigene: 1.598

 

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Il virus in Italia
Sono 101.864 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 41.247. Le vittime sono invece 415, mentre ieri erano state 326.
Sono 999.095 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati giornalieri del ministero della Salute. Ieri erano stati 393.663. Il tasso di positività è al 10,2%, stabile rispetto a ieri (quando era al 10,5%). Sono invece 1.376 i pazienti in terapia intensiva, 47 in meno di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 99. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 18.337, ovvero 338 in meno rispetto a ieri.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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